K metro 0 – Praga  – Nella Repubblica Ceca la chirurgia di riassegnazione del sesso non sarà più condizione necessaria per un cambio di sesso ufficiale. Lo ha deciso la Corte costituzionale ceca, annullando una parte della normativa vigente, riporta l’Agenzia Nova.

Il giudice costituzionale ha riconosciuto che “i requisiti giuridici per la modifica chirurgica dei genitali e la disattivazione della funzione riproduttiva sono in contrasto diretto con i diritti fondamentali delle persone trans alla tutela della loro integrità fisica e della loro autonomia personale, perché violano la loro dignità umana”, ha riferito il giudice Jaromir Jirsa. La relativa questione di costituzionalità era stata sollevata da una persona che, pur volendo cambiare il proprio genere, non intendeva sottoporsi a chirurgia. La Corte costituzionale ha stabilito anche che la sua decisione entrerà in vigore dalla metà del 2025, dando il tempo al legislatore di intervenire per adeguare la normativa.

“La Corte costituzionale si è pronunciata a favore della dignità umana. Di questo sono molto felice, l’abolizione della condizione dell’intervento chirurgico, compresa la sterilizzazione, durante il cambio ufficiale di sesso è qualcosa che sostengo da molto tempo”, ha commentato la decisione il ministro dell’Interno, Vit Rakusan. E’ una condizione che “non ha senso nell’Europa del 21esimo secolo”, ha aggiunto.