K metro 0 – Nicosia – Il presidente cipriota Nikos Christodoulidis lancia l’allarme: sempre più rifugiati siriani arrivano nel suo Paese dal Libano. Un accordo Ue sui rifugiati con Beirut intende dunque limitarne il numero. Ne riferisce Zdf. In Libano, un Paese grande la metà dell’Assia e che ospita circa 5,5 milioni di persone, vivono
K metro 0 – Nicosia – Il presidente cipriota Nikos Christodoulidis lancia l’allarme: sempre più rifugiati siriani arrivano nel suo Paese dal Libano. Un accordo Ue sui rifugiati con Beirut intende dunque limitarne il numero. Ne riferisce Zdf.
In Libano, un Paese grande la metà dell’Assia e che ospita circa 5,5 milioni di persone, vivono 1,5 milioni di rifugiati siriani. La nazione multiconfessionale sta attraversando da tempo una grave crisi economica e politica. Da anni, il governo centrale e il parlamento stanno perdendo sempre più importanza, con il movimento di Hezbollah che ora gioca il ruolo più potente. E il conflitto con il vicino Israele sta peggiorando il clima sociale.
La frustrazione della popolazione si esprime quasi ogni giorno sotto forma di violenza nelle strade di Tripoli (seconda città del Libano, ndr) e di altre città. Il capro espiatorio della maggior parte dei problemi del Paese sono i rifugiati siriani. I video diffusi sui social media stanno causando disordini: mostrano siriani picchiati e presi a calci dalla gente del posto. In uno di questi, uomini con megafoni insultano i rifugiati per strada, li minacciano pubblicamente e li invitano a ripartire per la Siria. Ma i rimpatriati sono minacciati di tortura e di morte, come confermano organizzazioni per i diritti umani come Human Rights Watch.
“Nella nostra recente ricerca, abbiamo riscontrato una crescente repressione contro i siriani nel Paese, compresa la deportazione di esponenti dell’opposizione siriana e di disertori, da parte dell’apparato di sicurezza e dell’esercito libanese” rivela Ramsy Qais, Osservatorio per i diritti umani in Libano.
L’Ue sta così progettando un accordo sui rifugiati con il Libano. L’obiettivo è che i rifugiati provenienti dalla Siria rimangano in Libano. L’accordo è stato avviato da una richiesta di aiuto da parte di Cipro. Il presidente Nikos Christodoulidis ritiene che il suo Paese abbia difatti raggiunto il limite nell’accogliere i rifugiati siriani.
In termini di popolazione, Cipro riceve difatti il maggior numero di richieste di asilo dell’Ue e i campi profughi dell’isola sono sovraffollati. Ogni giorno arrivano qui nuovi rifugiati, la maggior parte dei quali siriani che hanno compiuto la traversata dal Libano su piccole imbarcazioni. Il numero di migranti è in aumento da mesi: secondo le Nazioni Unite, più di 2.500 rifugiati sono arrivati a Cipro tra l’inizio dell’anno e l’inizio di aprile.
L’accordo Ue prevede aiuti finanziari al Libano per l’assistenza ai rifugiati siriani. Ma anche un sostegno alle forze armate locali per stabilizzare la sicurezza nel Paese. Non è però ancora noto quale forma assumerà questo sostegno. L’opposizione nel parlamento libanese dubita tuttavia che anche un solo euro o un solo dollaro saranno utilizzati dal governo per migliorare la situazione dei siriani nel Paese.
di Sandro Doria