K metro 0 – Parigi – In seguito alla riforma dell’accesso agli studi sanitari nel 2020, otto studenti di medicina del primo anno su dieci sono più stressati da quando sono entrati nel Pass (percorso di accesso sanitario specifico) o nel Las (licenza di accesso sanitario). Lo rivela uno studio della Fage (Federazione delle associazioni
K metro 0 – Parigi – In seguito alla riforma dell’accesso agli studi sanitari nel 2020, otto studenti di medicina del primo anno su dieci sono più stressati da quando sono entrati nel Pass (percorso di accesso sanitario specifico) o nel Las (licenza di accesso sanitario). Lo rivela uno studio della Fage (Federazione delle associazioni studentesche generali) pubblicato lunedì 29 aprile in esclusiva da franceinfo. Ricordiamo che i percorsi Pass e Las hanno sostituito il primo anno comune di studi sanitari (Paces).
Per realizzare questo sondaggio, la Fage ha raccolto 13.000 risposte di studenti che sono al momento in Pass/Las o che erano in Pass/Las nel 2023. Il sondaggio è stato distribuito online tramite le associazioni studentesche nel mese di marzo 2024.
Gli obiettivi principali della riforma, che ha introdotto due percorsi di accesso agli studi di medicina, erano “migliorare il successo degli studenti, ridurre i rischi psicosociali e diversificare i profili degli studenti”, ma la Fage ha concluso che la riforma è “fallita”.
Condanna così la “pressione e il ritmo” di questi corsi, che “costringono alcuni studenti a prendere in considerazione la possibilità di interrompere gli studi”. Secondo il sondaggio, il 42% di loro “vuole smettere durante l’anno”. La Fage deplora anche “la selezione, la pressione di questi anni molto impegnativi e la mancanza di supporto per gli studenti”. L’indagine ha così evidenziato che il 36% degli studenti si sente “isolato”, il che “crea condizioni che vanno a scapito della loro esperienza e del loro successo accademico”.
Nello spirito della riforma, il percorso Las (licence d’accès) avrebbe dovuto facilitare il proseguimento degli studi ai candidati che non erano riusciti ad accedere al secondo anno di medicina, ma la differenza di livello tra i due percorsi è troppo grande. Ad esempio, il 43% degli studenti del secondo anno degli studi sanitari denominati Mmokp (maieutica, medicina, odontologia, farmacia, fisioterapia) ritiene che vi sia una notevole discrepanza tra gli studenti del Pass e quelli del Las. Quest’ultimo “comprende una minoranza di corsi sanitari rispetto al percorso Pass”, denuncia il Fage.
Di conseguenza, la Fédération des associations générales étudiantes chiede “un percorso unico negli studi sanitari che consista in una laurea di primo livello” con un percorso “che comprenda sia unità che consentano di proseguire gli studi” al secondo anno sia “unità didattiche” che consentano agli studenti di fare una scelta diversa. L’associazione chiede, infine, al governo di “tenere conto della salute mentale degli studenti nel prossimo modello di riforma”, di aumentare il “numero di posti” al secondo anno e di fornire un migliore sostegno agli studenti.
di Sandro Doria