K metro 0 – Baku – L’Azerbaigian ha restituito alle autorità armene tutti i prigionieri di guerra e la maggior parte dei militari detenuti, ad eccezione di coloro che hanno commesso gravi crimini. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri azero, Elnur Mammadov, nel corso della udienza presso la Corte penale internazionale (Cpi) all’Aia, riferisce
K metro 0 – Baku – L’Azerbaigian ha restituito alle autorità armene tutti i prigionieri di guerra e la maggior parte dei militari detenuti, ad eccezione di coloro che hanno commesso gravi crimini. Lo ha affermato il viceministro degli Esteri azero, Elnur Mammadov, nel corso della udienza presso la Corte penale internazionale (Cpi) all’Aia, riferisce Nova.
L’organismo esamina oggi le obiezioni preliminari sollevate dall’Azerbaigian, accusato dall’Armenia di aver violato la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale. “Tutti i prigionieri di guerra e la maggior parte dei detenuti sono stati rimpatriati in Armenia. Gli altri sono ancora reclusi perché sono stati condannati per crimini gravi, tra cui mercenarismo, tortura e omicidio, o sono perseguiti per crimini di guerra, terrorismo o separatismo. In altre parole, la detenzione in corso non ha nulla a che fare con la discriminazione razziale”, ha spiegato Mammadov. Allo stesso modo, le accuse di Erevan “di sfratto forzato degli armeni non hanno nulla a che fare con la discriminazione razziale”, ha proseguito il viceministro. Mammadov ha tuttavia sottolineato che l’Azerbaigian “prende sul serio” le accuse di Erevan e intende collaborare con l’Armenia al fine di “garantire la trasparenza e la fiducia reciproca”.
È importante che l’Armenia ricambi gli sforzi dell’Azerbaigian per costruire la pace nella regione. Lo ha affermato il ministro degli Esteri azerbaigiano Jeyhun Bayramov durante il suo discorso alla seconda riunione ministeriale del dialogo strategico tra il Consiglio di cooperazione del Golfo e i Paesi dell’Asia centrale in corso in Uzbekistan.
Il ministro ha fornito informazioni dettagliate sulla attuale situazione postbellica nella regione, sui lavori di restauro e costruzione su larga scala realizzati nei territori liberati, sulla minaccia delle mine, nonché sullo stato di avanzamento del processo di normalizzazione dei rapporti tra l’Azerbaigian e l’Armenia. Bayramov ha anche espresso la sua gratitudine a tutti i partner che hanno sostenuto la posizione dell’Azerbaigian durante i quasi 30 anni di occupazione, oltre ad aver contribuito alle attività di costruzione e sminamento postbelliche.