K metro 0 – Roma – Quella della sicurezza alimentare è l’esigenza più immediata nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time alla Camera dei deputati, informa l’Agenzia Nova. “Stiamo reintensificando il nostro impegno concentrandoci soprattutto sulla sicurezza alimentare. L’ingresso di cibo è stato
K metro 0 – Roma – Quella della sicurezza alimentare è l’esigenza più immediata nella Striscia di Gaza. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il question time alla Camera dei deputati, informa l’Agenzia Nova.
“Stiamo reintensificando il nostro impegno concentrandoci soprattutto sulla sicurezza alimentare. L’ingresso di cibo è stato assolutamente insufficiente e a questo si aggiunge una difficoltà di distribuzione all’interno della Striscia”, ha affermato Tajani. Riteniamo di poter dare un valore aggiunto per due motivi: la straordinaria esperienza italiana nel settore e la presenza a Roma del polo alimentare delle Nazioni Unite”, ha aggiunto il ministro. “L’11 marzo è stata lanciata alla Farnesina l’iniziativa ‘Food for Gaza’ con i vertici di Fao, Pam, Croce rossa e Mezzaluna rossa internazionale, Protezione civile e Croce rossa italiana. Abbiamo raccolto un grande interesse a lavorare insieme.
L’indicazione principale è di rafforzare gli accessi degli aiuti umanitari a Gaza via terra, ma anche della disponibilità a collaborare per portare aiuti via mare”, ha spiegato Tajani, precisando la volontà di puntare a utilizzare il corridoio umanitario marittimo a Cipro.
Dal 7 ottobre, l’Italia ha stanziato 20 milioni di euro per bisogni umanitari urgenti e attività di sminamento nella Striscia di Gaza, ha detto il ministro. “Questi fondi includono un contributo per la nostra organizzazione della società civile di 2 milioni di euro da impiegare in nuovi progetti in Cisgiordania e Gerusalemme est”, ha spiegato Tajani.