K metro 0 – Madrid – A due settimane dall’inizio delle proteste del settore agrario in Spagna, con numerosi blocchi stradali in tutto il Paese, sono state arrestate 48 persone e 8.941 sono state identificate per sanzioni amministrative. È quanto emerge dai dati diffusi dal ministero dell’Interno di Madrid. Nella capitale sono previsti tagli al
K metro 0 – Madrid – A due settimane dall’inizio delle proteste del settore agrario in Spagna, con numerosi blocchi stradali in tutto il Paese, sono state arrestate 48 persone e 8.941 sono state identificate per sanzioni amministrative. È quanto emerge dai dati diffusi dal ministero dell’Interno di Madrid. Nella capitale sono previsti tagli al traffico a causa della manifestazione di trattori indetta per domani dall’Unione degli agricoltori e degli allevatori, che ha annunciato cinque colonne provenienti da diverse parti della Spagna con l’obiettivo di raggiungere il ministero dell’Agricoltura.
Nel frattempo, Un lungo e lento corteo con oltre cento trattori sono arrivati a Roma, la protesta si è conclusa con un blocco stradale di qualche ora su via Nomentana direzione Monterotondo.
Intanto, Norbert Lins (Ppe) presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo (Agri), in una lettera indirizzata al commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski e sostenuta dalla maggioranza dei gruppi politici della commissione raccomanda, che per affrontare le difficoltà incontrate dagli agricoltori europei “è necessaria una maggiore sussidiarietà, flessibilità, equità e cooperazione”. La lettera – informa l’Agenzia Nova – propone “azioni concrete” per affrontare immediatamente le difficoltà incontrate dalla comunità agricola europea. “Le procedure per l’approvazione da parte della Commissione degli adattamenti dei Piani strategici nazionali da parte degli Stati membri devono essere semplificate, limitando il ruolo della Commissione alla salvaguardia dei principi fondamentali del quadro legislativo dell’Ue”, si legge nella lettera. Secondo la missiva, la Commissione dovrebbe avviare una procedura legislativa urgente per adattare le Buone condizioni agronomiche e ambientali (Gaec) 6, 7 e 8 fino alla fine del 2027. “Agli Stati membri dovrebbe essere concessa una maggiore flessibilità per quanto riguarda le sanzioni”, propone il presidente della commissione Agri.