K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, è sopravvissuto a una prova chiave della sua leadership, respingendo la ribellione della destra del Partito conservatore e vincendo un voto parlamentare cruciale sul piano di trasferimento dei migranti clandestini in Ruanda. Il disegno di legge è stato approvato ieri sera alla Camera
K metro 0 – Londra – Il primo ministro britannico, Rishi Sunak, è sopravvissuto a una prova chiave della sua leadership, respingendo la ribellione della destra del Partito conservatore e vincendo un voto parlamentare cruciale sul piano di trasferimento dei migranti clandestini in Ruanda. Il disegno di legge è stato approvato ieri sera alla Camera dei Comuni con 320 voti favorevoli e 276 contrari. L’approvazione è avvenuta malgrado 67 parlamentari, di cui 61 conservatori – tra cui l’ex ministra dell’Interno Suella Braverman e l’ex sottosegretario di Stato per l’immigrazione Robert Jenrick – abbiano annunciato la loro opposizione nel tentativo di far adottare quattro emendamenti volti a rendere la legislazione più severa. Quando si è trattato di votare contro la legge, tuttavia, solo undici dei Tory “ribelli” hanno votato contro, mentre 18 si sono astenuti per evitare il rischio di far cadere il governo di Sunak. Downing Street ha accolto la vittoria alla Camera dei Comuni come un “passo importante” per il governo. Sunak si è detto “orgoglioso” dei progressi compiuti finora. Cionondimeno, si è trattato di un successo dal costo politico non indifferente. L’autorità di Sunak è stata infatti messa alla prova: il premier non ha propriamente conquistato l’assenso dei deputati conservatori dissidenti, ma soltanto ottenuto che si convincessero a sostenere il disegno di legge in quanto era la scelta migliore tra le opzioni disponibili.
Nonostante Sunak sia sopravvissuto a questa “fronda” interna al partito, oggi – riporta Nova – sono state presentate contro di lui diverse lettere di sfiducia, secondo quanto hanno rivelato fonti all’emittente televisiva “Sky News”. Il numero delle lettere resta per ora riservato e non verrà rivelato finché non verrà superata la soglia del 15 per cento dei membri del gruppo parlamentare (equivalente a 53 lettere). Oltrepassata tale soglia si potrà procedere a un voto di sfiducia e all’avvio di una competizione interna ai conservatori per una nuova leadership della formazione. Secondo la stampa britannica, se Sunak non dove riuscisse a far decollare i primi voli verso il Ruanda entro la primavera, come aveva promesso in passato, le lettere di sfiducia contro di lui potrebbero aumentare. Agli occhi degli elettori britannici, che si preparano a votare alle elezioni parlamentari nell’autunno di quest’anno, il Partito conservatore appare sempre più diviso e il suo leader in calo in termini di consensi. Secondo un sondaggio di YouGov ripreso dal quotidiano “The Times”, il sostegno alla formazione politica guidata da Sunak è ormai sceso al 20 per cento, il livello più basso da quando è stata primo ministro a Downing Street, seppur brevemente, Liz Truss. Il Partito laborista di Keir Starmer conta invece su un vantaggio di 27 punti sui rivali conservatori.