K metro 0 – Londra – Il Palazzo di Westminster che ospita la Camera dei comuni a Londra cade a pezzi. Ed è freddo. Nessuno vuole più lavorarci, incluso il leader laburista Keith Starmer che due-tre giorni a settimana, preferisce rimanere nel quartier generale del partito, un edificio moderno di Southwark ai di là del
K metro 0 – Londra – Il Palazzo di Westminster che ospita la Camera dei comuni a Londra cade a pezzi. Ed è freddo. Nessuno vuole più lavorarci, incluso il leader laburista Keith Starmer che due-tre giorni a settimana, preferisce rimanere nel quartier generale del partito, un edificio moderno di Southwark ai di là del Tamigi, come scrive Politico. I muri crollano, i tetti perdono e le temperature sono polari, riporta l’Adnkronos. In molti scelgono di lavorare da remoto o in forma ibrida per rimanere in presenza il minimo indispensabile, soprattutto in questo freddo mese di gennaio.
“Ci sono numerosi problemi con l’edificio del Parlamento. Ci sono crepe sotto il peso di diversi migliaia di persone che ci lavorano, e la parte più antica del palazzo non era stata costruita per questo”, riassume Jenny Symmons, presidente del sindacato Gmb, che rappresenta il personale che lavora con i deputati. Costruito nell’Ottocento, non è stato ristrutturato in modo serio da prima della Seconda guerra mondiale. I rischi posti da incendi e muri che crollano aumentano, ma difficilmente ci sarà una ristrutturazione prima delle prossime elezioni.
In ogni caso, non è più considerato cool lavorarci, ha riconosciuto il dipendente di un deputato conservatore. “Se non fosse un edificio storico, non sarebbe consentito in alcun modo neanche mettere piede in un palazzo tanto rovinato, con le attuali regolamentazioni”, ha aggiunto. Problemi di riscaldamento e ai tubi sono riscontrati anche nella sezione più moderna dell’edificio, la Portcullis House. Lo scorso anno schegge di vetro sono cascate dal soffitto dell’atrio, con zampilli d’acqua precipitati su chi lavorava nella sala. Roditori resistenti ai pesticidi vengono avvistati spesso, anche dopo una disinfestazione da 126mila sterline attuata nel 2022 e l’assunzione a tempo pieno di un esperto nel controllo dei parassiti.