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Maltempo, Italia in ginocchio. Danni per miliardi di euro. Protezione Civile: “Situazione apocalittica”. Il Presidente del Parlamento Ue Tajani sui luoghi del disastro

Maltempo, Italia in ginocchio. Danni per miliardi di euro. Protezione Civile: “Situazione apocalittica”. Il Presidente del Parlamento Ue Tajani sui luoghi del disastro

K metro 0 – Roma – “Dobbiamo partire subito perché se attendiamo la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”. Lo ha detto a Belluno il capo della Protezione civile Angelo Borrelli all’incontro con il governatore veneto Luca Zaia,

K metro 0 – Roma – “Dobbiamo partire subito perché se attendiamo la conta dei danni ci attiveremo almeno tra due mesi. Abbiamo una sofferenza in tutta Italia, ma in questo territorio è molto più pesante”. Lo ha detto a Belluno il capo della Protezione civile Angelo Borrelli all’incontro con il governatore veneto Luca Zaia, al termine del sopralluogo sulle zone colpite dal maltempo. “La situazione è pesante, apocalittica, strade devastate, tralicci piegati”. Mentre il meteo non dà tregua, si iniziano a contare i danni del maltempo in gran parte della Penisola. Secondo le stime di Coldiretti insieme a Federforeste l’ondata di piogge ha provocato “la strage di 14 milioni di alberi compromettendo l’equilibrio ecologico e ambientale di vaste aree montane e mettendo a rischio la stabilità idrogeologica”.

Secondo quanto stimano Coldiretti e Federforeste, a essere abbattuti sono stati soprattutto faggi e abeti bianchi e rossi nei boschi dal Trentino all’Alto Adige, dal Veneto al Friuli, dove ci vorrà almeno un secolo per tornare alla normalità. Nei boschi si trova una grande varietà di vegetali e una popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che per il disastro è stata sconvolta, mentre – sottolinea la Coldiretti – la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge. In una situazione in cui “l’Italia importa circa l’80% del legno che consuma, al danno ambientale si aggiunge – continua la Coldiretti – quello economico con importanti ripercussioni sull’intera filiera del legno e la perdita di posti di lavoro, in aree spesso difficili. Senza dimenticare – continua la Coldiretti – gli effetti paesaggistici e sul turismo con le attività legate alla raccolta dei frutti del bosco come i funghi in forte espansione”. Il sopralluogo del presidente del Veneto, Luca Zaia, nella zona del bellunese martoriato dal maltempo ha fornito “contezza” della tragedia che si è consumata il 27 ottobre. Accompagnato dal capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli e dall’assessore Gianpaolo Bottacin, coordinatore dell’unità di crisi attivata dalla Regione, il governatore ha fatto il punto della situazione. “Sono ancora 8 le frazioni isolate – ha sottolineato – un centinaio di persone sono state evacuate, ma la situazione è ancora drammatica. Qui non si tratta di recuperare una situazione di un distretto industriale perché la fabbrica di quel territorio è il paesaggio stesso che è stato distrutto. Ci sono 100 mila ettari di bosco che non c’è più, ci sono frane ovunque, un centinaio di chilometri di strade da rifare. Dobbiamo intervenire subito – ha ribadito Zaia – perché qui c’è il rischio serio di spopolamento e questo aspetto ci preoccupa moltissimo”. Il presidente del Veneto ha quindi rivolto un appello accorato: “Siamo una squadra che sa che dobbiamo salvare la nostra montagna, le nostre Dolomiti che sono patrimonio dell’umanità. Questa visita è stata utilissima per vedere i danni. Abbiamo visto gente spalare da sola, una desolazione, un paesaggio lunare perché anche se oggi splende il sole, lì non c’è il sole. Per cortesia, quindi, non intasate i luoghi della tragedia per fare foto o selfie. E soprattutto – ha concluso Non abbandonate la montagna, quando si potrà andate a sciare, andate a mangiare, noi la recupereremo tutta la nostra montagna”.

L’ondata di maltempo prosegue anche in Emilia-Romagna con un’allerta arancione che riguarda la pianura emiliana orientale e la costa ferrarese e criticità gialla per la pianura emiliana centrale

Entrambi gli avvisi, riferisce l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile per l’Emilia-Romagna e da ARPAE, sono dovuti alla propagazione della piena del Po. Il colmo di piena transiterà nel pomeriggio del 3 novembre alla sezione di Casalmaggiore, nella notte tra il 3 e 4 novembre alla sezione di Boretto, nella giornata del 4 novembre nelle sezioni di Borgoforte e Sermide e nelle prime ore del 5 novembre nella sezione di Pontelagoscuro. Atteso un intensificarsi di precipitazioni deboli e irregolari nella serata di domenica 4 novembre. Fa i conti su quanto accaduto e sui danni procurati, anche la Regione Liguria: “Oltre ai 20-30 milioni di euro di danni di somma urgenza, quelli al sistema Liguria credo che ammontino a diverse centinaia di milioni”. Questa la stima delle ferite del maltempo fatta dal governatore Giovanni Toti alle strutture pubbliche. Secondo Toti, la mareggiata che si è abbattuta sulla Liguria era “quasi imparabile” ed obbliga le istituzioni a “ripensare le opere a mare” per la difesa della costa. Tra le priorità dell’ordinanza di protezione civile Toti chiede di inserire la “sospensione delle tasse e dei mutui” per le famiglie e le imprese danneggiate. “Stiamo elaborando con il Governo in queste ore il riconoscimento dello stato di emergenza. Con il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli abbiamo fatto un accurato sopralluogo, le richieste che facciamo sono molto simili con quelle di tutti i territori colpiti dal maltempo”, ha detto Toti. Dalla mezzanotte di domenica 4 novembre sarà attivo il numero di solidarietà 45500 per Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria. Lo rendono noto dal Viminale.

Situazione difficile anche nel Lazio, dove il presidente della Regione è pronto a chiedere lo stato d’emergenza

“Lunedì mattina sarò nei comuni della provincia di Latina colpiti dall’evento atmosferico dei giorni scorsi. Mercoledì la Regione Lazio ha dichiarato lo stato di calamità naturale. In queste ore stiamo completando la conta dei danni che invieremo, appena completata, al Governo per chiedere lo Stato di emergenza per i territori devastati dalla pioggia e dal maltempo”. Intanto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si è recato a Terracina, la cittadina laziale colpita dal maltempo di questi giorni.  L’esponente di Fi, si è recato in Comune per un incontro col sindaco Nicola Procaccini e le autorità locali. Poi ha visitato la città e soprattutto i luoghi colpiti nei giorni scorsi da una eccezionale ondata di maltempo che ha sviluppato una fortissima tromba d’aria provocando alcune vittime e feriti, ingenti danni a numerosi edifici, aziende agricole, imprese balneari e a una serie di siti archeologici e culturali.

Da registrare poi la presa di posizione del coordinatore della Lega nella Regione Lazio Zicchieri e del responsabile attività produttive, di Pinto: “Un protocollo d’intesa per far ripartire il Lazio. Oggi abbiamo trovato un accordo che faciliterà un flusso operativo dei principali attori creditizi e istituzionali del territorio. Un’intesa a sostegno dei cittadini del Lazio colpiti dall’eccezionale ondata di maltempo. Prevediamo infatti interventi di sostegno a cui si affiancheranno alcune soluzioni di finanziamento agevolato, destinate alle prime azioni di supporto finanziario per sopperire ad esigenze di liquidità. In tale quadro – aggiungono -, gli istituti di credito territoriali hanno dichiarato la propria disponibilità a mettere a disposizione di imprese e famiglie che hanno subito danni dal maltempo, plafond dedicati di finanziamenti per i singoli eventi. In particolare, soluzioni che convergono sull’utilizzo del fondo di garanzia ex l. 66296 e del fondo Ismea per il comparto agricolo e agroalimentare. L’accesso a tali interventi godrà di priorità assoluta, sia in termini di istruttoria che in termini di risposta da parte dei tecnici preposti, rispetto agli ordinari flussi operativi”. L’assessore all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati, ha visitato stamattina insieme al presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, i territori dei comuni colpiti dal maltempo la scorsa settimana.

Il sopralluogo ha toccato alcune aziende agricole di Sperlonga, Fondi, Terracina e S. Felice Circeo, colpite dalla straordinaria ondata di maltempo dei giorni scorsi, e ha visto la partecipazione degli amministratori locali e dei rappresentanti provinciali delle associazioni di categoria del comparto agricolo.

“Ringrazio sentitamente le istituzioni locali e le associazioni di categoria – ha dichiarato Onorati – per la disponibilità e per l’approccio collaborativo nel ricercare ogni soluzione volta ad aiutare gli agricoltori a rimettere in piedi le aziende e riprendere le produzioni al più presto. Molte imprese hanno subito un danno totale, le serre sono state completamente abbattute e le coltivazioni perse. È opportuno che tutti remiamo nella stessa e univoca direzione: sostenere concretamente le aziende e le famiglie ora fortemente provate. Il nostro impegno prosegue senza sosta, siamo vicini alle comunità danneggiate e faremo tutto ciò che è in nostro potere per aiutarle a risollevarsi”.

 

Redazione Jobsnews

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