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Germania: la Cdu modifica la politica per l’Islam

K metro 0 – Berlino – L’Unione cristiano-democratico (Cdu) modifica la propria politica per l’Islam, che a oggi vede la religione e la cultura musulmana “parte della Germania”. Nella proposta per il nuovo programma del principale partito di opposizione al Bundestag si afferma, invece: “I musulmani che condividono i nostri valori sono parte della Germania”.

K metro 0 – Berlino – L’Unione cristiano-democratico (Cdu) modifica la propria politica per l’Islam, che a oggi vede la religione e la cultura musulmana “parte della Germania”.

Nella proposta per il nuovo programma del principale partito di opposizione al Bundestag si afferma, invece: “I musulmani che condividono i nostri valori sono parte della Germania”. Nel testo, visionato dal quotidiano “Bild”, si evidenzia poi che “la sharia non è parte della Germania”. La proposta di programma dei popolari verrà presentata oggi a Berlino dal segretario generale della Cdu, Carsten Linnemann.

La ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, aveva richiamato le associazioni musulmane in Germania a impegnarsi più chiaramente contro l’antisemitismo. È quanto riferisce l’emittente radiotelevisiva “Ard”, nel riassumere il discorso tenuto dall’esponente del governo federale alla riunione della Conferenza tedesca dell’Islam (Dik) in corso a Berlino. Secondo Faeser, la lotta contro l’antisemitismo deve essere promossa “in maniera ancora più visibile” dalle associazioni musulmane in Germania perché “spesso basta una scintilla affinché le parole di odio si trasformino in atti di violenza”. In particolare, lo Stato deve poter avere fiducia che messaggi estremisti non siano presenti nei sermoni del venerdì nelle moschee. Come evidenziato da Faeser, in Germania la maggior parte dei musulmani è radicata nella società democratica. Tuttavia, secondo la ministra dell’Interno tedesca, i fedeli dell’Islam impegnati a contrastare l’odio contro gli ebrei devono far sentire la loro voce “più forte”. 

Il numero dei residenti di fede musulmana è salito da 4,2 milioni nel 2010 a 5,5 milioni nel 2020. Oggi la cifra potrebbe essere salita a 5,6 milioni, secondo le più recenti stime. I musulmani rappresentano ormai il 6,7% della popolazione tedesca. L’accoglienza delle centinaia di migliaia di persone provenienti dalla Siria e dall’Iraq tra il 2015 e il 2016 ha lasciato il segno, e potrebbe in ultima analisi indurre l’establishment tedesco ad attenuare o a rivedere le proprie posizioni pro-israeliane.

Lo stesso vale per altri paesi che hanno accolto molti musulmani in questi anni. In Svezia sarebbero ormai 800mila su una popolazione di nove milioni di persone (erano 200mila venti anni fa). In Belgio, sarebbero tra i 600 e gli 800mila, provenienti soprattutto dal Marocco e dalla Turchia, ma secondo una ricerca del Pew Research Center risalente al 2017  il numero totale potrebbe salire a 1,149 milioni da qui al 2030.

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Nizar Ramadan
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