K metro 0 – Nicosia – Come fanno gli oligarchi di Mosca a sfuggire alle sanzioni di guerra? Com’è possibile che restino padroni di società anonime, attive in tutto il mondo che controllano aziende, fabbriche, impianti di energia, ville, alberghi, yacht, opere d’arte, squadre di calcio? È vero che ci sono politici e giornalisti europei
K metro 0 – Nicosia – Come fanno gli oligarchi di Mosca a sfuggire alle sanzioni di guerra? Com’è possibile che restino padroni di società anonime, attive in tutto il mondo che controllano aziende, fabbriche, impianti di energia, ville, alberghi, yacht, opere d’arte, squadre di calcio? È vero che ci sono politici e giornalisti europei al soldo di Putin? A questi dubbi risponde Cyprus Confidential, un’inchiesta giornalistica internazionale che porta alla luce il lato oscuro del sistema finanziario della piccola nazione europea di lingua greca, racconta Dagospia.
Sull’isola mediterranea di Cipro, PwC (PricewaterhouseCoopers) ha difatti aiutato decine di oligarchi russi a nascondere le loro ricchezze, proprio quando stavano per essere sanzionati a seguito dell’invasione ucraina, secondo un’indagine del Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (ICIJ) pubblicata martedì scorso da Le Soir, Knack e De Tijd.
L’indagine, denominata “Cyprus Confidential” e basata su una massiccia fuga di notizie di 3,6 milioni di documenti, comprende conti annuali, scambi di e-mail, documenti bancari, contratti firmati e organigrammi, la maggior parte dei quali risalgono a un periodo compreso tra il 2014 e l’aprile 2022.
Rivela come Cipro abbia steso il tappeto rosso ai miliardari russi poco prima che venissero applicate le sanzioni dell’Ue in risposta all’invasione ucraina.
I milioni di documenti mostrano che in molti casi è stata PwC Cyprus, la più grande società di revisione contabile dell’isola, ad aiutare questi oligarchi già sanzionati da altri Paesi a trasferire i loro beni a Cipro. In particolare, lo studio ha aiutato il magnate russo Alexeï Mordashov a trasferire in Russia le sue azioni del gigante del turismo globale TUI Group, proteggendo al contempo i beni della sua holding cipriota dalle sanzioni.
PwC Cipro e Cypcodirect, un partner dello studio, hanno offerto i loro servizi a Oleg Deripaska, uno stretto alleato di Putin. Inserito nell’elenco delle sanzioni dal Tesoro statunitense nell’aprile 2018, ha ottenuto l’assistenza di PwC Cyprus e Cypcodirect pochi giorni dopo, per aiutare una delle sue società delle Isole Cayman a reclutare un capitano per il suo yacht, il Clio, del valore di 70 milioni di dollari. Su scala belga, la fuga di documenti ciprioti ha rivelato il coinvolgimento di circa 143 persone e 40 società. Questa cifra riguarda solo sei aziende del Paese, secondo Le Soir, Knack e De Tijd. Ne ha parlato Dhnet.
I documenti riservati analizzati, che partono dalla metà degli anni ’90 fino all’aprile 2022, riguardano circa 800 società anonime internazionali, trust e società offshore – delle quali 650 a Cipro – riconducibili a oligarchi e loro familiari sanzionati dal 2014, anno dell’invasione russa della Crimea. PwC Cyprus e altri consulenti avrebbero aiutato oltre a Alexei Mordashov, a tentare di trasferire 1 miliardo di sterline in una società pubblica il giorno stesso in cui è stato sottoposto alle sanzioni dell’Ue, anche un influente giornalista tedesco, Hubert Seipel, con 600.000 euro in bonifici non dichiarati da parte di società collegate all’oligarca. Seipel è considerato fra i massimi esperti della Russia, per la pubblicazione di due libri su Vladimir Putin. Lo ha riferito l’Ansa.