K metro 0 – Dubai – Un inedito sguardo verso il futuro è quello che ha ispirato “What should Ai eat?”, la cena con conversazione tenuta ieri, 18 novembre, a Dubai nel corso dell’ottava edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, organizzata dall’ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, in collaborazione con il consolato generale d’Italia
K metro 0 – Dubai – Un inedito sguardo verso il futuro è quello che ha ispirato “What should Ai eat?”, la cena con conversazione tenuta ieri, 18 novembre, a Dubai nel corso dell’ottava edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo, organizzata dall’ambasciata d’Italia ad Abu Dhabi, in collaborazione con il consolato generale d’Italia a Dubai e l’ufficio Ice nella città emiratina. Durante la cena, i presenti hanno discusso l’alimentazione del futuro e le possibili implicazioni dell’intelligenza artificiale sui modelli di produzione e consumo.
L’evento, organizzato dal consolato italiano in collaborazione con Mit Senseable Dubai Lab e Dubai Future Foundation, ha visto la partecipazione dell’architetto Carlo Ratti e un menu a cura degli chef Cristina Bowerman e Luca Crostelli, col contributo di diversi sponsor italiani e locali. Ratti, direttore del Mit Senseable City Lab a Boston, ha presentato il lavoro sui dati che svolge in giro per il mondo e a Dubai, dove Martina Mazzarello dirige un team dalla sua recente apertura. Quest’ultimo ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di analizzare il cibo, calcolando in particolare la quantità di macronutrienti, che ha presentato durante la cena.
Nel corso della serata, sono intervenuti Khalifa al Qama, direttore di Dubai Future Labs, e Giuseppe Finocchiaro, console generale d’Italia a Dubai, che ha affermato: “Il gusto e il benessere sono i focus principali di questa edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo”, quindi “abbiamo pensato che Dubai sarebbe stata perfetta per ospitare questo evento”.
Da parte sua, Majid al Qasimi, fondatore di Soma Mater, ha sottolineato l’importanza della sicurezza alimentare negli Emirati Arabi Uniti, “dove non vi è un ambiente adatto a nutrire l’intero Paese”. Applicando l’intelligenza artificiale al settore alimentare, è possibile “capire come prendere decisioni migliori in modo più rapido e corretto e per il bene di tutti”, ha aggiunto Al Qasimi, ex membro del governo emiratino.
Infine, la chef Bowerman ha spiegato che “la cucina italiana è regionale e si focalizza sulla protezione della biodiversità e dei prodotti locali”. “Se verrà creato uno strumento capace di raggruppare tutte le informazioni utili, l’intelligenza artificiale ci potrà aiutare a capire per esempio se un prodotto è scaduto o scadrà a breve”, ha detto Bowerman, esprimendo il suo desiderio che in futuro lo spreco alimentare “venga dimezzato, o perlomeno ridotto a un terzo” grazie allo sviluppo di nuove tecnologie.