K metro 0 – Madrid – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su sei nel mondo ha problemi di fertilità. La sterilità è un disturbo del sistema riproduttivo maschile o femminile che consiste nell’incapacità di ottenere una gravidanza dopo 12 mesi o più di rapporti sessuali regolari e non protetti. In occasione della Giornata
K metro 0 – Madrid – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su sei nel mondo ha problemi di fertilità. La sterilità è un disturbo del sistema riproduttivo maschile o femminile che consiste nell’incapacità di ottenere una gravidanza dopo 12 mesi o più di rapporti sessuali regolari e non protetti.
In occasione della Giornata Mondiale della Fertilità, il 2 novembre, le organizzazioni hanno sostenuto la necessità di educare sui problemi del genere che si verificano più di frequente nella popolazione, e di indirizzare il caso a uno specialista. Ne ha riferito Rtve.es.
Anche se ora “non succede più così spesso”, qualche tempo fa parlare di infertilità “era un argomento tabù” afferma Luis Rodríguez-Tabernero, presidente della Sezione di Sterilità e Infertilità della SEGO e responsabile dell’Unità di Riproduzione dell’Ospedale Clínico Universitario di Valladolid.
Le principali cause di sterilità nelle donne sono “problemi di ovulazione e ostruzioni o alterazioni delle tube di Falloppio”, secondo Rodríguez-Tabernero. Nel caso degli uomini, si tratta di “tutto ciò che riguarda i problemi seminali, che rappresentano il 30% dei casi”. Sono molte le cause che possono contribuire all’infertilità di una persona, ma secondo gli specialisti l’età è un fattore chiave che condiziona e riduce le probabilità di gravidanza.
La tecnologia, insieme alla ricerca scientifica e ai nuovi trattamenti, offre però una speranza a chi soffre di infertilità. In questo senso, l’Istituto Bernabeu ha creato la prima unità internazionale di intelligenza artificiale applicata alla medicina riproduttiva. “Stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale per fornire alle donne una prognosi più trasparente ed efficace”, afferma Andrea Bernabéu, direttore medico del Gruppo Instituto Bernabéu.
I vantaggi dell’intelligenza artificiale sono molteplici. L’esperto spiega che si tratta di uno strumento che aiuta a selezionare l’embrione nel laboratorio di fecondazione in vitro, “l’algoritmo ci fornisce informazioni in tempo reale su quale embrione avrà le migliori possibilità di successo per l’impianto”.
Per quanto riguarda gli uomini, gli esperti dell’Instituto Bernabeu stanno lavorando a una linea di ricerca che permette, attraverso un algoritmo di intelligenza artificiale, di selezionare i migliori spermatozoi tra milioni. Il software funziona assistendo il biologo in tempo reale mentre analizza il campione di sperma al microscopio. L’obiettivo è “selezionare gli spermatozoi migliori per poterli introdurre nell’ovocita per una fecondazione di successo”, spiega Bernabéu.
Intanto, proprio in Spagna, Derek è il primo bambino in Europa ad essere stato partorito da due donne, nato il 6 novembre all’Ospedale Juaneda Miramar di Maiorca. Il piccolo, che pesa 3,3 chili, in perfetta salute, è il risultato di una gestazione condivisa tra le sue due madri, Azahara, 27 anni, ed Estefanía, 30 anni. Si tratta di un’innovativa procedura di riproduzione assistita chiamata Invocell. Grazie a questo dispositivo, l’ovulo fecondato è stato innanzitutto impiantato nell’utero di Estefanía, sotto la sua cervice, che ha agito per cinque giorni come un’incubatrice e ha permesso all’embrione di svilupparsi all’interno del suo corpo anziché in laboratorio, come avviene con la fecondazione in vitro. Una volta che l’embrione si è sviluppato, il dispositivo è stato rimosso e trasferito nell’utero di Azahara, dove è rimasto per il resto della gravidanza.
La tecnica è stata eseguita nel marzo 2023, ottenendo per la prima volta in Europa un embrione vitale con questa procedura. Nove mesi dopo, la gravidanza è stata portata a termine con successo, assistita in ogni momento dall’équipe professionale della clinica di Maiorca.
Questa procedura avrebbe un grande valore emotivo per le madri, poiché entrambe le donne condividono la gestazione dell’embrione. Inoltre, per le coppie eterosessuali, rappresenta un modo per rendere più naturale il processo di fecondazione in vitro, in quanto permette che la fecondazione e lo sviluppo dell’embrione avvengano all’interno del corpo della donna.