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Svizzera: le elezioni federali segnano uno spostamento a destra dell’asse politico

K metro 0 – Berna –  L’Unione democratica di centro (Udc) è uscita vincitrice delle elezioni federali in Svizzera e ha confermato il progressivo spostamento del Paese elvetico verso destra. Il risultato del voto di domenica ha rispettato le previsioni, ribadendo l’importanza dell’Udc nella politica svizzera e l’interesse degli elettori per temi come l’immigrazione e

K metro 0 – Berna –  L’Unione democratica di centro (Udc) è uscita vincitrice delle elezioni federali in Svizzera e ha confermato il progressivo spostamento del Paese elvetico verso destra. Il risultato del voto di domenica ha rispettato le previsioni, ribadendo l’importanza dell’Udc nella politica svizzera e l’interesse degli elettori per temi come l’immigrazione e la politica d’asilo. In una nota pubblicata già nella serata di ieri, la formazione vincitrice ha evidenziato come le conseguenze dell’approccio migratorio deciso dalle forze di sinistra e verdi, così come le misure energetiche, siano “devastanti” per la Svizzera, mentre i cittadini pagano “carenza di alloggi, aumento degli affitti, cementificazione del Paesaggio, ingorghi stradali, abbassamento degli standard scolastici, esplosione dei costi del sistema sanitario”, con uno Stato che in generale diventa “sempre più costoso e opprimente”.

L’Udc ha ottenuto circa il 28,6 per cento delle preferenze, conquistando 62 seggi nel Parlamento nel Consiglio nazionale su un totale di 200. Secondo è arrivato il Partito socialista svizzero (Ps), con il 18 per cento, assicurandosi 41 seggi, mentre in terza posizione sono giunti a pari merito o quasi l’Alleanza di centro (Adc) e i Liberali radicali (Plr), entrambi vicini al 14,6 per cento, tradottosi in rispettivamente 29 e 28 scranni al Consiglio nazionale. Quinta forza nella Camera sono risultati i Verdi, cui spettano 23 seggi ma il cui risultato è in calo di oltre 4 punti percentuali in confronto alle elezioni precedenti, tenute nel 2019. L’emittente “Rsi” parla della fine della spinta propulsiva della “onda verde”, a fronte di un elettorato evidentemente meno interessato in questa fase ai temi ambientali e al loro ruolo nello sviluppo della Confederazione. Tra i dati salienti del voto, la stampa elvetica sottolinea anche il sorpasso del Centro ai danni del Plr, un risultato storico che fotografa la crescita del primo partito negli ultimi anni e la crisi del secondo.

Resta da vedere se l’esito delle elezioni potrà avere un impatto sulla composizione dell’organo di governo, ovvero il Consiglio federale, in cui siedono 7 rappresentanti, con una rotazione degli incarichi. Attualmente la strutturazione del Consiglio vede la formula “2+2+2+1”, in cui l’Udc, il Ps e il Plr possono vantare due rappresentanti a testa e il seggio rimanente è in mano all’Adc. Indubbiamente potrebbe spostarsi a destra l’agenda dell’esecutivo, con un’attenzione che passerà sempre più alla sicurezza e alla gestione delle frontiere. 

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