K metro 0 – Madrid – È del tutto “irrealistico” pensare che un milione di persone possa muoversi in 24 ore a Gaza quando la maggior parte di loro non può farlo. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e gli affari di sicurezza, Josep Borrell, in un’intervista al quotidiano “El Pais”.
K metro 0 – Madrid – È del tutto “irrealistico” pensare che un milione di persone possa muoversi in 24 ore a Gaza quando la maggior parte di loro non può farlo. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera e gli affari di sicurezza, Josep Borrell, in un’intervista al quotidiano “El Pais”.
Borrell ha sottolineato che ci sono “elementi” nella risposta di Israele che “non sono conformi al diritto internazionale”, come l’aver interrotto le forniture di elettricità, acqua e tutti i servizi a un’intera popolazione. “Dobbiamo continuare a ripeterlo, a fare pressioni e a insistere. Lo abbiamo detto nel caso dell’Ucraina e lo stesso vale qui. Questo non ha nulla a che vedere con il fatto che condanniamo gli attacchi con la massima fermezza”, ha proseguito Borrell. L’Alto rappresentante ha sottolineato che Hamas sta rendendo “impossibile trovare soluzioni pacifiche”, ma ha poi ribadito che “c’è il fatto oggettivo che le regole della guerra dicono che queste cose non vanno fatte.
In merito al futuro degli aiuti umanitari a Gaza, Borrell ha detto di aver parlato più volte con tutti gli attori dell’area di Rafah lamentando il fatto che il sito è stato bombardato più volte. In ogni caso, secondo Borrell, la “stragrande maggioranza” dei ministri degli Esteri europei concorda sul fatto che ci dovrebbe essere “un’analisi” ma, allo stesso tempo, che non si può interrompere “improvvisamente la cooperazione con l’Autorità nazionale palestinese”.