K metro 0 – Madrid – Il ministro degli Esteri spagnolo uscente, Jose Manuel Albares, ha affermato che “nessuno” dei suoi partner europei gli ha posto domande sulla questione dell’amnistia o di “qualsiasi altro tipo di speculazione o illazione” relative alla Catalogna. In un’intervista a “Rtve”, il capo della diplomazia di Madrid ha aggiunto che
K metro 0 – Madrid – Il ministro degli Esteri spagnolo uscente, Jose Manuel Albares, ha affermato che “nessuno” dei suoi partner europei gli ha posto domande sulla questione dell’amnistia o di “qualsiasi altro tipo di speculazione o illazione” relative alla Catalogna.
In un’intervista a “Rtve”, il capo della diplomazia di Madrid ha aggiunto che tutti capiscono che oggi, in Catalogna, la “situazione della convivenza è molto migliore rispetto a quando il presidente (Pedro) Sanchez è arrivato al governo”. Sempre in merito al capo dell’esecutivo, Albares ha sottolineato che sia a Bruxelles che alle Nazioni Unite tutti coloro che si rivolgono a lui “vogliono che il presidente Sanchez continui a guidare il governo spagnolo per altri quattro anni perché è un partner internazionale affidabile”.
Per quanto riguarda l’uso delle lingue co-ufficiali, il ministro ha inquadrato la proposta di dare priorità al catalano rispetto al basco e al galiziano al fine di “accelerare” l’ufficialità delle tre lingue nell’Unione Europea. In questo senso, ha giustificato il fatto che il catalano è parlato da più di 10 milioni di persone e che se questo permette di anticipare la decisione per le tre lingue “ben venga”. Albares ha anche ammesso che durante la riunione di martedì a Bruxelles, alcuni ministri hanno espresso “dubbi materiali” sul numero di cabine per i traduttori o sul tempo necessario per effettuare una traduzione.