K metro 0 – Helsinki – Abortire in Finlandia diventerà più facile e veloce con l’entrata in vigore della riforma legislativa approvata lo scorso anno. La riforma era stata stata avviata da un’iniziativa popolare dopo aver raccolto 53.654 firme inviate al Parlamento, che ha approvato una nuova riforma delle leggi sull’aborto degli anni ’70 –
K metro 0 – Helsinki – Abortire in Finlandia diventerà più facile e veloce con l’entrata in vigore della riforma legislativa approvata lo scorso anno. La riforma era stata stata avviata da un’iniziativa popolare dopo aver raccolto 53.654 firme inviate al Parlamento, che ha approvato una nuova riforma delle leggi sull’aborto degli anni ’70 – severe rispetto agli standard dell’Ue – con un netto margine di 125 voti favorevoli e 41 contrari.
Tutti i cristiano-democratici si erano opposti alla riforma. “L’aborto non è un diritto umano, né un diritto fondamentale. Negli accordi internazionali sui diritti umani è sancito il diritto di vivere, non il diritto di porre fine alla vita”, aveva dichiarato la presidente del gruppo parlamentare cristiano-democratico Päivi Räsänen. Aggiungendo che “il personale sanitario deve avere libertà di coscienza in materia”. Ma l’allora ministra dei Servizi Sociali, la socialdemocratica Krista Kiuru, aveva replicato che le credenze religiose di un medico non devono mettere a repentaglio i diritti dei pazienti”.
La questione dell’aborto non è stata oggetto di negoziati per la formazione del nuovo governo di coalizione conservatore nato nel giugno scorso. E così la riforma legislativa tanto attesa sull’aborto entrerà in vigore, come prestabilito, dal 1° settembre prossimo. L’accesso ai servizi per l’aborto in Finlandia diventerà più semplice grazie all’aggiornamento di una legislazione vecchia di 50
Questa revisione si era resa necessaria, secondo il ministero degli Affari Sociali e della Sanità, per salvaguardare il diritto all’autodeterminazione delle donne incinte.
Secondo i dati forniti dall’autorità sanitaria pubblica THL, la Finlandia attualmente effettua circa 7.000 aborti ogni anno, il 95% dei quali avviene entro le prime 12 settimane di gravidanza. Circa un terzo di queste procedure vengono eseguite all’interno del distretto ospedaliero di Helsinki e Uusimaa. Ma la pillola abortiva rimane il metodo preferito: circa il 99% delle gravidanze vengono interrotte in questo modo.
“Semplificherà le cose per le donne. Si può fare a casa e non c’è bisogno di un ospedale per un intervento chirurgico”, ha spiegato a Yle (la radiotelevisione di Stato finlandese) la ginecologa Janina Kaislasuo, sotolineando che la riforma ha ricevuto un ampio sostegno dagli operatori sanitari in tutto il paese
Fino ad ora, le leggi sull’aborto in Finlandia erano le più severe nella regione nordica. Richiedevano l’approvazione di due medici per interrompere una gravidanza, una disposizione che risale agli anni ’70.
Ecco i principali cambiamenti previsti dalla riforma
- Le donne non saranno più tenute a fornire le ragioni per interrompere una gravidanza entro le prime 12 settimane. La loro scelta personale sarà sufficiente. Prima, chi cercava di abortire doveva spiegare perché non desiderava continuare la gravidanza, e la ragione più comunemente addotta era “motivi sociali”.
Molti l’hanno trovato umiliante, ritenendo che la richiesta di giustificazione fosse una violazione del proprio diritto all’autodeterminazione”, ha spiegato la consulente per la salute sessuale Sari Hälinen.
- Dal 1° settembre basterà un medico per interrompere una gravidanza. Prima, era necessario il parere di due medici. Eliminando la necessità di un secondo parere medico, il ruolo del professionista assegnato si concentrerà sulla conduzione di una visita medica e sulla conferma di fattori come la durata della gravidanza.
- Non ci sarà bisogno di un ospedale, dato che la maggior parte degli aborti sono ora indotti da farmaci. Le donne incinte potranno recarsi al centro sanitario più vicino purché il personale possieda le competenze necessarie.
- Tempi di attesa più brevi. Si prevede che la nuova legge abbrevierà la procedura di circa una settimana. Un accesso più rapido alle cure e il non dover spiegare la propria situazione a più di una persona ridurranno sicuramente il carico psicosociale per molte donne, ha osservato la dottoressa Kaislasuo.
- La riforma introdurrà anche disposizioni di sostegno psicologico e sociale, sia per la donna che intende abortire, sia per il suo partner.