K metro 0 – Abu Dhabi – Il futuro delle Maldive e della sua gente dipende dal successo della COP28, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Dubai a novembre, ha detto il massimo diplomatico del paese all’Agenzia di Stampa degli Emirati (WAM). Le Maldive e gli Emirati Arabi Uniti hanno
K metro 0 – Abu Dhabi – Il futuro delle Maldive e della sua gente dipende dal successo della COP28, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Dubai a novembre, ha detto il massimo diplomatico del paese all’Agenzia di Stampa degli Emirati (WAM). Le Maldive e gli Emirati Arabi Uniti hanno lavorato a stretto contatto sulla questione del cambiamento climatico in vari forum multilaterali per diversi anni, ha affermato l’alto diplomatico maldiviano.
Abdulla Shahid, Ministro degli Affari Esteri delle Maldive, ha sottolineato nell’intervista all’Agenzia di Stampa WAM che “Per paesi come le Maldive, il cambiamento climatico è una questione esistenziale, una minaccia oltre proporzioni inimmaginabili”. Malé, ha aggiunto: “Siamo fiduciosi che la presidenza della COP28 degli Emirati Arabi Uniti fornirà i risultati di cui abbiamo bisogno. Gli Emirati Arabi Uniti hanno mostrato un’eccellente leadership”.
Shahid ha espresso le sue speranze per il ruolo del dottor Sultan bin Ahmed Al Jaber, presidente designato della COP28, nel rendere la prossima COP un’impresa di successo. “La Presidenza ha un ruolo fondamentale nel raggiungere il consenso e nel portare avanti i negoziati verso decisioni significative e di impatto che garantiranno la sopravvivenza del nostro popolo, della nostra cultura, del nostro patrimonio e della nostra storia”, ha spiegato il ministro degli Esteri.
Il ministro ha spiegato: “Non siamo soli in questa situazione difficile. Siamo in prima linea. Gli effetti del cambiamento climatico che stiamo vivendo oggi, come le frequenti ed estreme mareggiate, le tempeste devastanti, l’innalzamento del livello del mare, l’erosione delle nostre spiagge incontaminate, lo sbiancamento dei coralli e molti altri, sono tragedie che il resto del mondo anche il mondo si troverà ad affrontare se non agiamo oggi”.
Il ministro infine, ha sottolineato che la scienza su questo tema è molto chiara. “La finestra d’azione si sta rapidamente chiudendo; dobbiamo agire”.