K metro 0 – Beirut – La situazione in Libano è pericolosa, pertanto dobbiamo eleggere il presidente della Repubblica. Lo ha dichiarato il leader della corrente filo-siriana di Marada, Sleiman Frangié, al termine dell’incontro di oggi con il patriarca maronita Beshara al Rai, riporta l’Agenzia Nova. La presidenza della Repubblica è vacante dal 31 ottobre
K metro 0 – Beirut – La situazione in Libano è pericolosa, pertanto dobbiamo eleggere il presidente della Repubblica. Lo ha dichiarato il leader della corrente filo-siriana di Marada, Sleiman Frangié, al termine dell’incontro di oggi con il patriarca maronita Beshara al Rai, riporta l’Agenzia Nova.
La presidenza della Repubblica è vacante dal 31 ottobre 2022, data in cui si è concluso il mandato di Michel Aoun. In ben dodici sessioni, i parlamentari libanesi non sono riusciti a eleggere il successore di Aoun. Sprofondato nella più grave crisi economica della sua storia moderna, il Libano non ha un capo di Stato dal primo novembre 2022 a causa dell’assenza di una netta maggioranza in Parlamento e delle divergenze tra il partito sciita filo-iraniano, Hezbollah e i suoi alleati, da una parte, e i suoi oppositori dall’altra. Mentre il tandem sciita, costituito da Hezbollah e dal suo alleato, il movimento Amal, sostengono la candidatura di Frangié (con l’appoggio della Francia) alla presidenza, la maggioranza dei cristiani e il resto dell’opposizione sostengono la candidatura dell’alto dirigente del Fondo monetario internazionale Jihad Azour.
L’alleato cristiano di Hezbollah, la Corrente patriottica libera (Cpl), intanto, si è rifiutata finora si sostenere Frangié. Nonostante le tensioni tra le due parti, il mese scorso Cpl ed Hezbollah hanno avviato un dialogo per trovare una soluzione al vuoto presidenziale. Da parte sua, l’inviato speciale francese, Jean-Yves Le Drian, ha visitato Beirut alla fine di luglio e ha proposto che gli attori politici libanesi partecipino a settembre a un dialogo informale per trovare una soluzione all’impasse politico.