K metro 0 – Cagliari – Gli incendi divampati ieri in Sardegna sono solo gli ultimi di una lunga serie. A luglio sono stati infatti ben 216 i roghi in tutta Italia che hanno mandato in fumo 53mila ettari di terreni secondo elaborazioni su dati Effis. E oggi in Consiglio dei ministri arriva un inasprimento delle
K metro 0 – Cagliari – Gli incendi divampati ieri in Sardegna sono solo gli ultimi di una lunga serie. A luglio sono stati infatti ben 216 i roghi in tutta Italia che hanno mandato in fumo 53mila ettari di terreni secondo elaborazioni su dati Effis. E oggi in Consiglio dei ministri arriva un inasprimento delle pene per i piromani. In particolare la bozza di dl all’esame del Cdm va a modificare l’articolo 423-bis, che disciplina il reato di incendio boschivo, riporta l’Adnkronos.
”Oggi in Consiglio dei ministri approveremo un inasprimento delle pene” nei confronti dei piromani ”perché effettivamente la gran parte di questi incendi sono di natura dolosa: poi la scarsa manutenzione del territorio o le condizioni climatici sono fattori concorrenti che sicuramente rendono agevole l’azione dolosa”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Secondo quanto dichiarato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Sebastiano Musumeci, “sarà aumentato da quattro a sei anni il minimo edittale per chi causa un incendio in ‘boschi, selve o foreste ovvero su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui’. Se l’incendio è di natura colposa la pena minima passa da uno a due anni di reclusione”. “Infine – aggiunge – la bozza prevede che la pena ‘è aumentata da un terzo alla metà quando il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri o con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti all’esecuzione di incarichi o allo svolgimento di servizi nell’ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi'”. “Ringrazio il collega Carlo Nordio per avere da subito condiviso l’esigenza di modificare la norma. Certo, non è la soluzione del grave problema: ma l’inasprimento della pena e la sua effettività serviranno a scoraggiare chi finora l’ha fatta franca! Anche perché, com’è noto, la maggior parte degli incendi ha una natura dolosa o è legata alla mancata prevenzione, quindi da negligenza”, conclude.
LA SITUAZIONE IN SARDEGNA
Migliora fortunatamente la situazione degli incendi in Sardegna, ma resta l’allerta rossa. Nella notte sono stati effettuati 60 interventi tra le province di Nuoro e Cagliari. Squadre e tre Canadair sono attualmente in azione a Gairo, Posada e a San Giovanni Suergiu.
La Direzione Generale della Protezione Civile Regionale ha esteso il bollettino di previsione di pericolo incendio anche a lunedì 7 agosto p.v., confermando per un altro giorno la “Pericolosità estrema – Codice Rosso”. Sono previste condizioni tali che, a innesco avvenuto, l’evento, se non tempestivamente affrontato, si propaga rapidamente raggiungendo grandi dimensioni nonostante il concorso della forza aerea statale alla flotta aere a regionale. Al fine di definire le necessarie condizioni di sicurezza e prevenire quindi potenziali pericoli, preservando l’incolumità delle persone, si ritiene necessario adottare idonei provvedimenti.
A titolo precauzionale, in prosecuzione della giornata di chiusura di domenica 6 agosto, risulta opportuno provvedere alla chiusura dei parchi cittadini anche lunedì 7 agosto. La misura è stata messa nero su bianco tramite ordinanza sindacale, e interessa l’intera giornata. I cittadini sono invitati ad adottare tutte le precauzioni del caso e a riporre la massima prudenza, evitando gli spostamenti in prossimità delle stesse oasi ambientali e delle aree alberate.
Il governatore della Sardegna, Christian Solinas, non sembra avere dubbiulla natura dolosa degli incendi e ha mandato Corpo Forestale Regionale per portare avanti “le indagini su tutto il territorio per individuare ed assicurare alla giustizia i responsabili“. In una nota i presidente di Regione condanna “gli autori di questo nuovo scempio criminale consumato a danno del patrimonio ambientale sardo”.
CENTINAIA DI ETTARI A FUOCO, DA AGRUMI A FORAGGI
Secondo quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti, sono centinaia gli ettari di terreno che sono andati a fuoco, colpendo aziende agricole ed allevamenti con foraggi e piante di agrumi bruciati, senza dimenticare i danni a mezzi agricoli e impianti di irrigazione, elettrici e pompaggio. Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo con alte temperature, a preoccupare sono la disattenzione e l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato in Italia volontariamente. Ci vorranno anni, precisa la Coldiretti, prima che le piante da frutto distrutte possano tornare a produrre con danni ambientali ed economici per le aziende.
La Coldiretti è impegnata in una azione di monitoraggio e di sostegno alle aziende colpite ma è anche importante l’azione di prevenzione e di attenzione. Nella lotta agli incendi è determinante la velocità di azione e sono proprio gli agricoltori sul territorio che costituiscono,conclude Coldiretti, una rete naturale e diffusa di sorveglianza, senza la quale il conto delle devastazioni sarebbe molto più pesante, ma che li espone anche a gravi rischi, specie in una situazione dove la siccità e le alte temperature favoriscono l’espandersi rapido delle fiamme.