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Niger, inviati rinforzi verso confine con Nigeria e Benin

Niger, inviati rinforzi verso confine con Nigeria e Benin

K metro 0 – Parigi – Truppe nigerine hanno lasciato la capitale Niamey per dirigersi verso il confine con Nigeria e Benin. Lo ha riferito il portale ‘Sahel Intel’, mentre è scaduto l’ultimatum dei Paesi dell’Ecowas, che hanno minacciato un intervento militare in Niger se i golpisti non dovessero reinsediare al suo posto il presidente

K metro 0 – Parigi – Truppe nigerine hanno lasciato la capitale Niamey per dirigersi verso il confine con Nigeria e Benin. Lo ha riferito il portale ‘Sahel Intel’, mentre è scaduto l’ultimatum dei Paesi dell’Ecowas, che hanno minacciato un intervento militare in Niger se i golpisti non dovessero reinsediare al suo posto il presidente deposto, Mohamed Bazoum.

Intanto una delegazione congiunta di Mali e Burkina Faso è arrivata a Niamey per esprimere “solidarietà” ai golpisti. Lo riportano i media locali, citando le autorità maliane, secondo cui questa missione si tiene per “testimoniare la solidarietà dei due Paesi al popolo fratello del Niger”.

Dopo la scadenza dell’ultimatum lanciato ai golpisti per rilasciare il capo dello Stato, fonti militari dell’Ecowas hanno sottolineato al Wall Street Journal che serve ulteriore tempo agli Stati africani che intendono reinsediare con la forza il presidente Bazoum.

“Dobbiamo rafforzare le nostre forze prima di partecipare a una simile operazione militare. Il successo di qualsiasi operazione militare dipende da una buona preparazione”, ha affermato un comandante di alto rango di uno degli Stati membri dell’Ecowas.

Paesi membri dell’Ecowas si incontreranno giovedì nella capitale nigeriana Abuja per discutere della gestione della crisi nigerina. A dichiararlo è stato un portavoce: i primi ministri si incontreranno ad Abuja, ha confermato alla Dpa Amos Lungu. L’attuale presidente dell’Ecowas è il capo dello stato nigeriano Bola Tinubu.

“Continuiamo a seguire gli sviluppi in Niger. Sosteniamo l’Ecowas e siamo in contatto con tutti i partner per una soluzione diplomatica e per ristabilire l’ordine costituzionale”, ha scritto su Twitter la rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Sahel, Emanuela Del Re.

Berlino ha mandato un chiaro avvertimento ai golpisti, mettendoli in guardia dal compiere atti di violenza contro Bazoum e la sua famiglia ed ha espresso preoccupazione per il deposto presidente.

“Vorrei sottolineare ancora una volta a questo punto il nostro messaggio ai golpisti avvertendoli che dovranno attendersi dure conseguenze personali se dovesse accadere qualcosa al presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum e alla sua famiglia”, ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri.

“La riterremmo una escalation e così farebbero i nostri partner africani”, ha aggiunto alludendo a possibili sanzioni e conseguenze giudiziarie. Il governo tedesco auspica inoltre che i golpisti rispondano agli sforzi di mediazione dell’Ecowas, ha concluso.

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