K metro 0 – Baku – La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha respinto all’unanimità la richiesta dell’Armenia di modificare un’ordinanza del tribunale del 22 febbraio 2023 che riconfermava il diritto dell’Azerbaigian a controllare i propri confini, lo riporta una nota di Baku.

“Accogliamo con favore la sentenza della Corte che ha riconfermato il diritto dell’Azerbaigian al controllo dei propri confini, e che la richiesta dell’Armenia per la rimozione del Checkpoint era infondata. Pertanto, l’interpretazione errata da parte armena dell’ultima decisione non è altro che un tentativo disperato”, ha dichiarato il ministero degli Esteri dell’Azerbaigian in una nota di venerdì.

La Corte ha affermato che la decisione dell’Azerbaigian di istituire un posto di blocco di frontiera all’ingresso della strada Lachin per proteggere il suo confine dall’arriva di flussi illegali di armi, attrezzature militari e soldati era “in linea con i suoi diritti sovrani di proteggere il suo confine”.

“Inoltre, dall’istituzione del checkpoint di frontiera, i residenti locali di origine etnica armena sono passati attraverso il checkpoint, dove i controlli alle frontiere all’ingresso e all’uscita vengono attuati in modo non discriminatorio come richiesto dagli obblighi nazionali e internazionali dell’Azerbaigian, ” ha aggiunto la nota.

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja lo scorso 22 febbraio aveva già emesso alcune sentenze inerenti ai rapporti tra Armenia e Azerbaijan. Entrambi i paesi hanno fatto ricorso alla corte dopo il conflitto del 2020 e più di recente dopo gli scontri del settembre 2022 e il blocco del corridoio di Lachin.