K metro 0 – Chișinău – Al Summit della Comunità politica europea, i capi di Stato e di governo dell’Ue insieme agli altri Stati d’Europa, Russia e Bielorussia, non invitate, si sono riuniti a Bulboaca, una località della Moldavia vicina al confine con l’Ucraina. L’isolamento diplomatico contro la Russia di Putin viene evidenziato con i
K metro 0 – Chișinău – Al Summit della Comunità politica europea, i capi di Stato e di governo dell’Ue insieme agli altri Stati d’Europa, Russia e Bielorussia, non invitate, si sono riuniti a Bulboaca, una località della Moldavia vicina al confine con l’Ucraina.
L’isolamento diplomatico contro la Russia di Putin viene evidenziato con i leader europei stretti intorno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, proprio sul territorio della ex repubblica sovietica, che Mosca considera ancora il suo cortile di casa. Oltre ai 27 membri dell’Ue, sono stati invitati altri venti leader di Paesi con interessi strategici diversi come Regno Unito, Turchia, Azerbaigian, Armenia, Svizzera, Islanda, Albania, Serbia, Bosnia Erzegovina, Georgia e Andorra. Un’assenza di rilievo è stata quella del presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha colto l’occasione per ribadire che l’Ucraina vuole entrare sia nell’Ue che nella Nato, cosa che ritiene l’unica “garanzia di sicurezza” credibile per il suo Paese, di fronte alla minaccia dell’imperialismo russo. Per il presidente ucraino, tutti i Paesi europei che confinano con la Russia dovrebbero entrare nell’Ue e nella Nato, perché, ha spiegato, le alternative sono due: “la guerra aperta”, oppure “l’annessione strisciante” da parte della Russia. E ha invitato tutti a guardare alla Bielorussia, dove Aleksandr Lukashenko è costretto ad ospitare sul proprio territorio le armi atomiche tattiche russe.
Al summit Nato che si terrà a luglio a Vilnius, ha detto Zelensky, “serviranno un chiaro invito ad aderire per l’Ucraina, e garanzie di sicurezza sulla strada per l’adesione”. “In autunno serve una chiara decisione positiva sull’adesione all’Ue“.
Il primo ministro olandese Mark Rutte nel suo intervento ha detto, “il nostro incontro di oggi in Moldavia parla chiaro. Il Paese confina con l’Ucraina e qui la minaccia russa è palpabile”.
I vari politici hanno tenuto diverse tavole rotonde con tematiche precise come la sicurezza, l’energia e la connettività. Sul tavolo, oltre alla questione moldava, ci sono stati svariati dossier: le tensioni nel Nord del Kosovo, il conflitto tra Armenia e Azerbaigian.
Per la Moldavia il vertice è un’opportunità unica per proiettare e garantire la propria identità europea. Anche un forte messaggio a Mosca che non siamo soli, la nostra casa è in Europa. Proprio martedì scorso Bruxelles ha approvato sanzioni contro gli oligarchi moldavi in esilio sospettati di aver finanziato o permesso azioni di destabilizzazione filorusse contro il governo locale.