K metro 0 – Mosca – Si è tenuto oggi a Mosca un incontro tra i ministri degli Esteri di Russia, Turchia, Iran e Siria. I Ministri hanno discusso degli sforzi per normalizzare le relazioni turco-siriane, di antiterrorismo, e sviluppi politici e questioni umanitarie, compreso il ritorno in patria in modo volontario, sicuro e dignitoso degli esuli siriani, riferisce il Ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.

Çavuşoğlu ha incontrato il suo omologo russo, Lavrov, prima della riunione quadrilatera dei ministri degli Esteri. In agenda: gli sviluppi in Siria, Ucraina e Caucaso, accordo sul grano, normalizzazione delle relazioni e questioni umanitarie, tra cui la lotta al terrorismo.

I colloqui tra Ankara e Damasco hanno un “notevole impatto positivo” non solo sulla situazione intorno alla Siria, ma anche sull’atmosfera generale nell’intera regione del Medio Oriente, ha sottolineato il Ministro degli esteri russo Sergey Lavrov. Anche l’Iran è stato incluso nei colloqui, con la Turchia che in precedenza aveva affermato che Ankara sarebbe soddisfatta ” se l’Iran fosse coinvolto in questo processo”.

Dopo l’incontro, in un tweet, il capo della diplomazia turca Mevlut Cavusoglu, ha affermato che ai suoi omologhi ha ricordato la necessità della cooperazione nella lotta al terrorismo: invitando le parti a lavorare insieme per stabilire una adeguata base per il ritorno dei cittadini siriani, portando avanti il ​​processo politico in Siria e la protezione della sua integrità territoriale.

Dal canto suo Lavrov, ha affermato che la normalizzazione tra Ankara e Damasco aprirà anche nuove opportunità per il formato di Astana, cioè l’intesa tra Russia, Turchia e Iran per la Siria: i cui componenti durante i colloqui avvenuti mesi fa nella capitale del Kazakhstan, hanno espresso il rifiuto di qualsiasi “agenda separatista” e la necessità di proseguire la lotta al terrorismo. Il ministro russo allora ha proposto di indirizzare gli esperti dei quattro Paesi a redigere una road map per la normalizzazione siro-turca fissando alcuni parametri di riferimento, necessari per andare avanti.

“Questa tabella di marcia dovrebbe identificare chiaramente la posizione delle parti contraenti di Siria e Turchia su temi prioritari, tra cui il ripristino del controllo del governo siriano sull’intero Paese, garantendo una sicurezza affidabile del confine di 950 chilometri con la Turchia, ed escludendo la possibilità di attacchi al confine, infiltrazioni di terroristi, conduzione di attività da parte di individui o gruppi di individui volti a causare danni a uno Stato vicino”, ha affermato Lavrov, informa l’agenzia turca Anadolu. Aggiungendo che i quattro Paesi condividono lo stesso punto di vista sulla necessità di combattere il terrorismo e il separatismo.