K metro 0 – Belgrado – Il ragazzo di 13 anni che ieri ha fatto irruzione in una scuola nella scuola elementare di Belgrado “Vladislav Ribnikar, uccidendo nove persone e ferendone altre sette ha detto alla polizia di ritenersi “uno psicopatico che ha bisogno di calmarsi”. Lo ha riferito il capo della polizia della capitale serba Veselin Milic, riportando alcune dichiarazioni di ieri emerse nel corso dell’interrogatorio, al termine del quale Kosta K. è stato condotto in una istituzione sanitaria per la cura di minorenni.

Nell’ultima ora, però, si è appreso sempre dalla polizia che l’adolescente omicida di otto compagni di scuola e di una guardia di sicurezza aveva pianificato l’attacco per settimane e aveva una “lista di priorità” dei bambini da prendere di mira e delle aule in cui entrare per prime. La macabra confessione è stata riferita dalla Bbc. I suoi compagni di scuola dicevano di lui che era sempre calmo e riservato e che non creava mai problemi, ma si distingueva per il suo comportamento esemplare. 

Il 13enne è stato arrestato subito dopo l’attacco, e così anche entrambi i genitori. L’accusato avrebbe difatti usato le pistole del padre, entrambe con licenza legale. Si dice anche che si sia recato più di una volta al poligono di tiro con il genitore prima degli omicidi. Si è appreso che L’insegnante di storia Tatjana Stevanović, rimasta ferita, ora è in buone condizioni generali, riferisco i media serbi.

In un discorso televisivo alla nazione, il presidente Aleksandar Vucic ha descritto l’attacco come “il giorno più difficile nella storia moderna del nostro Paese”. Ha comunicato che il sospetto sarà mandato in una clinica psichiatrica. Secondo l’attuale legge serba, non può essere ritenuto penalmente responsabile perché ha meno di 14 anni. Vucic ha suggerito tuttavia che l’età della responsabilità penale potrebbe essere abbassata a 12 anni in seguito agli omicidi. Ha inoltre proposto diverse altre riforme, tra cui una revisione delle licenze per le armi da fuoco e un inasprimento delle regole su chi può accedere ai poligoni di tiro.

Quattro dei feriti, tre ragazzi e una ragazza, erano stabili e coscienti mercoledì. La maggior parte delle vittime era nata nel 2009, quindi aveva 13 o 14 anni al momento dell’incidente. Il premier ha annunciato un periodo di lutto nazionale di tre giorni a partire da venerdì.