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L’Azerbaigian denuncia le continue provocazioni dell’Armenia

K metro 0 – Baku – Come riportato dal Ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian, secondo le informazioni operative, la parte armena, contrariamente a quanto previsto dalla Dichiarazione Trilaterale del 10 novembre 2020, utilizzando la strada sterrata di Khankendi-Khalfali-Turshsu, ha continuato a effettuare il trasporto di armi e munizioni, personale militare, comprese mine antiuomo, nel

K metro 0 – Baku – Come riportato dal Ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian, secondo le informazioni operative, la parte armena, contrariamente a quanto previsto dalla Dichiarazione Trilaterale del 10 novembre 2020, utilizzando la strada sterrata di Khankendi-Khalfali-Turshsu, ha continuato a effettuare il trasporto di armi e munizioni, personale militare, comprese mine antiuomo, nel territorio dell’Azerbaigian, dove è temporaneamente dispiegato il contingente di mantenimento della pace della Federazione Russa, riporta la nota stampa.

“Come precedentemente affermato dall’Azerbaigian, l’Armenia non ha interrotto le sue provocazioni anche dopo la guerra patriottica di 44 giorni, che ha posto fine all’occupazione trentennale dei nostri territori, non ha ritirato completamente le forze armate armene dai territori dell’Azerbaigian e ha effettuato trasporto di armi, munizioni e mine terrestri prodotte nel 2021 dall’Armenia trasferite e installate in Azerbaigian. Il posizionamento di mine terrestri è stato dimostrato durante la visita nell’area dei rappresentanti dell’Osservatorio congiunto Turchia-Russia”, continua la nota.

“Al fine di verificare le informazioni ricevute in merito al trasporto di armi e munizioni, personale militare e mine terrestri dalle strade ausiliarie alternative alla strada Lachin, il 5 marzo è stata inviata nell’area l’unità operativa delle Forze Armate della Repubblica dell’Azerbaigian, e ha tentato di controllare i veicoli che trasportavano armi, munizioni, personale militare e mine antiuomo dall’Armenia a Khankendi. Tuttavia, a seguito del fuoco aperto dal lato opposto, ci sono morti e feriti tra le forze armate della Repubblica dell’Azerbaigian. Il lato opposto è stato soppresso dal fuoco delle nostre forze armate.

Tali atti di aggressione e provocazione dimostrano che l’Armenia non ha rinunciato alla sua politica di occupazione contro l’Azerbaigian, le opinioni dell’Armenia riguardo all’agenda di pace non sono altro che ipocrisia e l’Armenia non è interessata a stabilire la pace e la sicurezza nella regione.  Queste azioni dimostrano ancora una volta la necessità di istituire un regime di checkpoint di frontiera tra l’Azerbaigian e l’Armenia.

Al fine di prevenire questo tipo di provocazioni militari, la parte azerbaigiana chiede l’attuazione della Dichiarazione Trilaterale, cessando il trasporto illegale di armi e munizioni, personale militare e mine terrestri dall’Armenia, nonché l’immediato ritiro delle forze armate armene dal territorio dell’Azerbaigian.

L’Armenia ha tutta la responsabilità dell’escalation della situazione nella regione”, conclude la nota.

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