K metro 0 – Crotone – Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi in mare dopo il naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro (Crotone). I morti accertati, fino a questo momento, sono 70, tra cui 16 bambini. Gli ultimi due ritrovamenti ieri, il primo, un bambino di 3 anni, ieri mattina e nel pomeriggio,
K metro 0 – Crotone – Proseguono senza sosta le ricerche dei dispersi in mare dopo il naufragio di domenica scorsa a Steccato di Cutro (Crotone). I morti accertati, fino a questo momento, sono 70, tra cui 16 bambini. Gli ultimi due ritrovamenti ieri, il primo, un bambino di 3 anni, ieri mattina e nel pomeriggio, un altro bambino, di poco più grande.
I dispersi sono tra i 30 e i 40, secondo la ricostruzione dei parenti e dei superstiti. Tra cui molti bambini. Vigili del fuoco e Guardia costiera stanno setacciando tutta la costa, mentre sulla spiaggia semplici cittadini arrivano alla spicciolata con mazzi di fiori tra le mani per rendere omaggio alle vittime. Alle 15.30 dal lungomare di Steccato la via Crucis a cui parteciperà anche il vescovo Angelo Raffaele Panzetta.
Questa mattina, cattedrale a Crotone, don Pasquale Aceto ha ricordato nella sua omelia che “non sono numeri, sono persone. Sentiamo il bisogno di fare nostro l’appello del Santo padre Papa Francesco. Siamo tutti migranti chiamati a vivere la vita in pellegrinaggio”. “Non lasciamoci addomesticare dal male, vinciamo il male con il bene”, ha affermato nella chiesa affollata di fedeli. E ha aggiunto: “Preghiamo per le vittime del naufragio” ribadendo che “non sono numeri ma persone”.
“Perché il dolore dei nostri fratelli possa essere alleviato – dice ancora il prete – per chi soffre per la dipartita di persone care chiediamo il dono della consolazione e a noi l’impegnò di un mondo migliore”. Per don Pasquale Aceto “tragedie come il naufragio di Cutro sono frutto della divisone del cuore”.
Domani sarà eseguito dall’Interpol di Catania un accertamento irripetibile sul telefono cellulare dello scafista minorenne pachistano arrestato lunedì scorso con l’accusa di avere organizzato il viaggio insieme con altri tre scafisti. In carcere ci sono anche un turco e un altro pachistano.
Adnkronos – dall’inviata Elvira Terranova