K metro 0 – Bruxelles – La Procura europea (EPPO) ha sequestrato oltre 170.000 euro di beni all’europarlamentare della Lega/ID Stefania Zambelli e a quattro suoi assistenti per sospetta frode. In particolare l’EPPO ha accusato l’esponente del Carroccio di aver pagato falsi assistenti con i fondi dell’Eurocamera. L’indagine riguarda gli stipendi dei quattro assistenti parlamentari
K metro 0 – Bruxelles – La Procura europea (EPPO) ha sequestrato oltre 170.000 euro di beni all’europarlamentare della Lega/ID Stefania Zambelli e a quattro suoi assistenti per sospetta frode. In particolare l’EPPO ha accusato l’esponente del Carroccio di aver pagato falsi assistenti con i fondi dell’Eurocamera. L’indagine riguarda gli stipendi dei quattro assistenti parlamentari assunti in Italia da Zambelli.
I quattro assistenti avrebbero anche falsificato le loro qualifiche dichiarando titoli di studio e competenze professionali che non possedevano. Zambelli sarebbe anche un “parente stretto” di almeno uno dei quattro ed è sospettata di aver beneficiato direttamente del reddito degli assistenti.
“In merito ai fatti che hanno portato all’esecuzione del sequestro preventivo nei miei confronti, vorrei chiarire che né io né i miei assistenti abbiamo commesso alcun illecito”, ha risposto prontamente Zambelli sui social media. “Il nostro lavoro è sempre stato improntato alla massima lealtà e trasparenza nei confronti delle istituzioni e della comunità”, ha aggiunto. Zambelli ha precisato che l’indagine a suo carico è stata avviata su segnalazione di un ex collaboratore che l’aveva già denunciata al Parlamento europeo nel 2019 con le stesse argomentazioni.
“In quella circostanza, per gli stessi fatti, questa assistente, all’esito del giudizio è stata licenziata per giusta causa, secondo le indicazioni ricevute dagli stessi funzionari del Parlamento europeo, mentre nessun provvedimento è stato preso nei miei confronti”, ha spiegato l’eurodeputata della Lega, dichiarandosi disponibile a chiarire i fatti all’autorità giudiziaria.
Il gruppo ID al Parlamento europeo, di cui la Lega fa parte, ha dichiarato a Euractiv Italia che avrebbe commentato la vicenda il prima possibile. Il sequestro di 170.000 euro, tra conti correnti e auto di lusso, è stato effettuato giovedì scorso dalla guardia di finanza italiana e corrisponde alla stima dei danni degli inquirenti. Anche Marco Pacini, ultra del Milan (squadra di calcio) e che ha una relazione con la figlia di Zambelli, è coinvolto nell’inchiesta e sembra far parte dello staff dell’europarlamentare.
Non è la prima volta che un eurodeputato viene indagato per l’utilizzo dei fondi del Parlamento europeo previsti per gli assistenti parlamentari. Nel 2019, come riporta Europa Today, la forzista Lara Comi era stata denunciata per truffa ai danni dell’istituzione Ue proprio perché sospettata di aver usato i fondi per gli assistenti per fini personali. Il processo è ancora in corso, mentre Comi è tornata a sedere sui banchi del Parlamento europeo. Anche Eva Kaili, l’ex vicepresidente dell’Eurocamera arrestata nell’ambito del Qatargate, è accusata dello stesso tipo di truffa.