K metro 0 – Bruxelles – Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il capo della politica estera Josep Borrell sono arrivati a Kiev con una delegazione di leader Ue per raddoppiare il numero di soldati ucraini che l’Unione europea sta addestrando, portandolo a 30.000 unità. Lo riferisce France 24.

Non solo. La Norvegia aumenterà la spesa del suo fondo sovrano nei prossimi anni per finanziare gli aiuti militari e civili all’Ucraina, ha dichiarato oggi al Parlamento il primo ministro norvegese Jonas Gahr Stoere. Il fondo patrimoniale da 1.300 miliardi di dollari del Paese nordico, uno dei maggiori investitori al mondo, ha registrato un forte aumento dei flussi di entrate grazie all’impennata del prezzo delle esportazioni di petrolio e gas norvegesi in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Il primo ministro non ha ancora specificato quanto denaro la Norvegia spenderà per gli aiuti all’Ucraina, ma ha già chiarito che si tratterà di un impegno pluriennale. “Questo comporterà un aumento temporaneo della spesa del fondo sovrano”, ha comunicato Stoere. Ha aggiunto che la spesa extra non dovrebbe avere un impatto sull’economia interna norvegese, evitando qualsiasi impatto sui tassi di interesse.  

Intanto l’’Austria sta per espellere quattro diplomatici russi per essersi comportati in modo non conforme agli accordi internazionali, una ragione spesso invocata nei casi di spionaggio. Lo ha dichiarato oggi il ministero degli Esteri austriaco senza fornire dettagli. Due dei quattro diplomatici dichiarati persone non gradite, e a cui è stato ordinato di lasciare il Paese entro l’8 febbraio, sono di stanza presso l’Ambasciata russa in Austria, mentre gli altri due lavorano presso la missione russa alle Nazioni Unite a Vienna, ha precisato un comunicato.

Infine, il governo degli Stati Uniti ha presentato al Cremlino e al governo di Kiev un piano di pace: il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incaricato il capo della Cia, William Burns di presentare la proposta alle parti. Ne scrive la svizzera Nzz, Neue Zuercher Zeitung, citando politici tedeschi del governo e dell’opposizione: “L’offerta a Kiev sostanzialmente diceva: pace in cambio di terra, l’offerta a Mosca: terra in cambio di pace”. “Terra”, secondo quanto trapelato finora, sarebbe consistito nel 20 per cento del territorio ucraino. Più o meno quanto il Donbass”. Entrambe le parti, Russia e Ucraina, avrebbero rifiutato l’offerta.