K metro 0 – Amsterdam – La Camera dei Deputati ha approvato un nuovo sistema pensionistico. Se anche il Senato sarà d’accordo entro pochi mesi, le nuove regole entreranno in vigore a metà del 2023. Serviranno alcuni anni prima di notare un cambiamento ma tutti avranno un fondo pensione personale. Nel nuovo sistema, inoltre, l’importo
K metro 0 – Amsterdam – La Camera dei Deputati ha approvato un nuovo sistema pensionistico. Se anche il Senato sarà d’accordo entro pochi mesi, le nuove regole entreranno in vigore a metà del 2023. Serviranno alcuni anni prima di notare un cambiamento ma tutti avranno un fondo pensione personale. Nel nuovo sistema, inoltre, l’importo della pensione dipenderà maggiormente dalla quantità di denaro versato durante la vita lavorativa.
Molti lavoratori che non hanno ancora maturato una pensione lo faranno dunque con il nuovo sistema. Ad esempio, i giovani inizieranno a risparmiare per la pensione a partire dai 18 anni rispetto ai 21 attuali. Ci saranno anche regole migliori per i lavoratori autonomi e temporanei. Di tutto questo ha riferito la testata nu.nl.
Il cambiamento pensionistico è una richiesta dei partiti di opposizione PvdA e GroenLinks. Molti altri partiti dell’opposizione criticano tuttavia il nuovo sistema perché ancora poco chiaro. Ad esempio, non è ancora dato sapere come il monte pensioni complessivo di non meno di 1.500 miliardi di euro sarà suddiviso tra tutti i milioni di fondi pensione personali. Inoltre, non è stato concordato cosa potrebbe accadere ai quarantenni che hanno già risparmiato parecchio per la loro pensione, perché una parte piuttosto grande di quel denaro andrà ai gruppi più anziani. Il governo ha già promesso però che saranno risarciti. Ma non si sa ancora come.
Se il piano entrerà effettivamente in vigore a metà del 2023, i fondi pensione avranno tempo fino all’inizio del 2027 per passare al nuovo sistema. L’aspetto importante è il modo in cui allocheranno il loro patrimonio totale tra i milioni di piccoli fondi e se riusciranno a farlo con sufficiente rapidità. Molti fondi temono di non riuscire a rispettare la scadenza.
Intanto si discute anche delle agenzie di collocamento: se esse avanzeranno una richiesta discriminatoria di personale, questa dovrà essere segnalata all’Ispettorato del lavoro. In pratica, se al momento della richiesta di personale, i clienti delle agenzie chiedono una determinata categoria di età o provenienza culturale, ciò costituisce una discriminazione, e le agenzie di collocamento devono discuterne con il cliente per adeguare la richiesta. In caso di insuccesso, dovranno segnalarlo all’Ispettorato del lavoro. Quest’ultima potrà quindi istituire una supervisione della politica di reclutamento e selezione del cliente, con possibili sanzioni pecuniarie.
“Troppe persone sono discriminate” ha dichiarato il ministro degli Affari sociali e dell’occupazione Karien van Gennip. “Questo è inaccettabile perché chiediamo a tutti di partecipare al mercato del lavoro e la parità di trattamento è alla base della nostra società”.