K metro 0 – Bangkok – C’è un pezzo d’Italia, anzi, ce ne sono tanti, nelle stazioni delle metropolitane di New York, negli aeroporti e in molti edifici pubblici nel mondo. Ci sono pezzi del nostro artigianato in moltissime basiliche e cattedrali, come ad esempio nel Santo Sepolcro a Gerusalemme o nella Basilica Nazionale di
K metro 0 – Bangkok – C’è un pezzo d’Italia, anzi, ce ne sono tanti, nelle stazioni delle metropolitane di New York, negli aeroporti e in molti edifici pubblici nel mondo. Ci sono pezzi del nostro artigianato in moltissime basiliche e cattedrali, come ad esempio nel Santo Sepolcro a Gerusalemme o nella Basilica Nazionale di Washington o nella Cattedrale irlandese di Knock. Dall’America all’Asia, i tasselli in vetro di Murano dei mosaici Travisanutto, azienda di Spilimbergo, in provincia di Pordenone, decorano città sia moderne che dalla storia antica. Scuole, ambasciate, piazze e murali, sono davvero centinaia i mosaici artistici creati negli ultimi 40 anni e presenti in molti luoghi sia istituzionali che pubblici.
L’ultima notizia, più che un contratto prestigioso, è un sogno di 153 anni fa che oggi diventa realtà, grazie alla volontà del re Rama X di portarlo a compimento. Ma che, per vederlo, occorrerà attendere ancora 4 anni, “spero sei mesi di meno”, si augura Fabrizio Travisanutto, presidente della Travisanutto Mosaics, parlando con l’Adnkronos dell’ultimo progetto per la Thailandia, “dal valore storico e simbolico importantissimo, proprio per il desiderio, nato oltre un secolo e mezzo fa, del re di allora Rama V, che chiese che nella Sala dell’Incoronazione del Tempio Wat Rachabophit a Bangkok fossero realizzati 12 pannelli che raccontassero le virtù dei re e quello che hanno fatto d’importante per il Paese. Nel lascito c’era scritto che dovevano essere creati da un’azienda italiana e siamo stati scelti noi, perché facciamo mosaici artistici di qualità artigianale”.
“I dipinti da tradurre in mosaico – spiega – sono di una tale complessità, che richiederanno mediamente 200 giorni di lavoro per ogni metro quadrato, per un totale di circa 7.000 giorni, che da contratto dovremmo concludere in 4 anni. I pannelli da realizzare sono relativamente piccoli, 1,40 per 1,85 metri, ma si tratta di fare un lavoro minuzioso e molto lungo e stancante, un’opera prima a livello mondiale, che però spero di concludere prima, in 3 anni e mezzo, per inaugurarla in occasione del centesimo compleanno del Patriarca Supremo thailandese. Invece che 10, serviranno 12-13 persone, ma la motivazione è davvero tanta così come l’importanza che quest’opera riveste per Sua Santità, per i vertici religiosi buddisti e per i rappresentanti dei ministeri coinvolti nel progetto, e che ho percepito quando li ho incontrati a Bangkok”.
Un sogno dal doppio valore, dunque, quello di realizzare un’opera concepita oltre 150 anni fa e quello di ‘regalarla’ alla Thailandia nel giorno del centesimo compleanno del Patriarca Supremo dei buddisti. nel giugno del 2027.
Ma c’è ancora un’altra ricorrenza: “Quest’anno la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo, da cui proviene la maggior parte della manodopera dell’azienda, compirà 100 anni. Ed è da qui che tutto è partito, quando mio padre Giovanni si iscrisse alla scuola nel 1949. Dopo essere stato studente, vi ha insegnato fino al 1970 quando gli venne offerto di andare a dirigere un laboratorio musivo a New York, la Crovatto Mosaics. Questa occasione, subito accolta con entusiasmo, sarà determinante per il successo dell’azienda che verrà fondata nel 1979, al rientro dall’esperienza americana”.
Il Santo Sepolcro di Gerusalemme, la Basilica della National Shrine of the Immaculate Conception di Washington DC., la Cattedrale di Knock in Irlanda, tante altre chiese nel mondo, come oltre 40 metropolitane a New York, gli aeroporti di Washington DC, di Atlanta, di Orlando e Seattle, sono solo alcune delle più prestigiose sedi che ospitano opere musive realizzate da Travisanutto. Attualmente, assieme alla realizzazione dei mosaici per il Tempio Wat Rachabophit a Bangkok, la Travisanutto Mosaics è impegnata nella creazione di opere disegnate da Yayoi Kusama, artista pop di fama internazionale fra le più importanti in Giappone.
(di Cristiano Camera) per Adnkronos