K metro 0 – Roma – “Dalle carte d’archivio alle carte d’artista”: protagonista la carta, in questa mostra (prorogata fino al 15 dicembre 2022) che l’Archivio di Stato (Corso Rinascimento 40, Sala Alessandrina, nel complesso di Sant’Ivo alla Sapienza) dedica a “erbari, foglie e fogli di carta: risorse preziose per la creatività”, come recita il suo sottotitolo.

In eleganti vetrine vengono esibiti documenti e campioni di carta ottocentesca, prodotta da materiali di scarto e specie vegetali (come malva, o malva e colla) nella prima metà dell’ottocento nello Stato pontificio. Campioni di carta accompagnati da rari esemplari di erbario della seconda metà dell’Ottocento.

In mostra anche i delicati fogli di carta di varie sfumature di colore, realizzati con materiali vegetali dagli studenti dell’Accademia di Belle arti, che hanno sviluppato le potenzialità del riutilizzo degli scarti della carta, trasformandoli  in libri come oggetto d’arte  e in opere d’arte originali: papiers collés carta su carta, cartoncini sagomati dai colori vivaci, interventi che lasciano un segno, un’impronta artistica su pagine di vecchi libri o documenti, sculture di carta (come un albero di tubi e sottili rami di metallo, con libri aperti come foglie sulle fronde).

La carta. Un materiale millenario, osservato nelle sue funzioni estetiche e sociali da sempre legate al segno e alla scrittura. Fogli. Più leggeri della tela. Leggeri come le pagine aperte di due  libri oggetto d’arte,  intitolati, con un ossimoro, Mariposas de plomo (Farfalle di piombo “effimere e pungenti come le rose”). Due opere di Elvi Ratti, una raffinata artista romana, pittrice, scultrice, creatrice di gioielli anch’essi oggetti d’arte (contemporanea). Creazioni esposte insieme a raffinati   gouaches su carta paglia, sculture di carta e cartone ondulato dai magici colori e  di rara ricercatezza  nella sua mostra “Il circo elettrico” allestita in un luogo eccentrico (l’ex  “Lavatoio contumaciale” o “a distanza” dove venivano lavati e bolliti i panni delle malattie infettive, all’interno di uno splendido palazzo di edilizia economica del 1926  a Piazza Perin del vaga 4 nel quartiere del Lungotevere Flaminio).

Un luogo (ristrutturato ad arte, è il caso di dire, nel 1974, da un grande architetto come Costantino Dardi) che dà il nome all’omonima associazione culturale fondata, nello stesso anno, da Bianca Pucciarelli insieme al marito Filiberto Menna, uno dei maggiori storici dell’arte italiani. La mostra è inserita nel circuito della Roma Art Week e partecipa alla “Raw Art Night” del 16 dicembre 2022. Per tale evento sarà arricchita da un parterre  di poeti di livello internazionale.  E’ visitabile dal martedì al sabato su prenotazione al seguente indirizzo: elviratti@yahoo.it.

La carta, ovvero “l’arte di custodire i desideri”, l’elemento che da sempre custodisce i sogni di grandi e piccoli, dalle letterine di Natale alle wishlist degli adulti.

“Paperflakes”, fiocchi di carta, così s’intitola la mostra della Galleria Russo (aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2002, nella storica sede di via Alibert 20 nei pressi di Piazza di Spagna). A sette dei giovani artisti contemporanei della sua scuderia (Enrico Benetta, Manuel  Felisi, Roberto Floreani, Michael Gambino, Arianna Matta, Tommaso Ottieri e Giorgio Tentolini) la Galleria Russo ha chiesto di realizzare delle opere su carta dando vita a variazioni del loro abitale modo di procedere. Senza tradire la loro identità artistica. Opere in carta, in un’edizione limitata e disponibile solo per un breve periodo di tempo.