K metro 0 – Jeddah – Il regista americano Oliver Stone, presidente della giuria del Red Sea International Film Festival, è salito sul palco alla cerimonia di apertura del festival e ha condiviso le sue opinioni sull’Arabia Saudita con il pubblico in sala. 

Stone ha detto che il Paese è “molto frainteso nel mondo attuale: le persone che hanno giudicato troppo duramente dovrebbero venire a visitare per vedere di persona”. Ha anche notato “cambiamenti” e “riforme” in atto nel Regno, che secondo lui meritano una visita.

Commentando la lista di 16 film in concorso, il regista premio Oscar ha dichiarato: “Questi film si attengono a idee molto basilari di sopravvivenza, migrazione, sofferenza. C’è un vero spirito qui, che sta crescendo”.

Anche il regista Shekhar Kapur, salito sul palco per presentare il film di apertura del festival, “What’s Love Got to Do with It?”, ha detto che “i venti devono cambiare” nelle dinamiche culturali dell’industria cinematografica internazionale.

L’evento continuerà fino al 10 dicembre con lo slogan “Il film è tutto”. Il festival presenterà 131 lungometraggi e cortometraggi provenienti da 61 paesi, in 41 lingue, realizzati da talenti affermati ed emergenti. Saranno inoltre proiettati sette lungometraggi e 24 cortometraggi dall’Arabia Saudita.