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Malta, presto una legge per allentare l’ultimo divieto totale di aborto nell’Ue

K metro 0 – La Valletta – Il governo maltese proporrà una modifica della legge per consentire ai medici di interrompere la gravidanza se la vita o la salute della madre sono a rischio. Il ministro della Giustizia Jonathan Attard ha dichiarato che la riforma eliminerà ogni forma di dubbio e garantirà ai pazienti la

K metro 0 – La Valletta – Il governo maltese proporrà una modifica della legge per consentire ai medici di interrompere la gravidanza se la vita o la salute della madre sono a rischio. Il ministro della Giustizia Jonathan Attard ha dichiarato che la riforma eliminerà ogni forma di dubbio e garantirà ai pazienti la migliore assistenza sanitaria.

Tutto questo accadrà finalmente nell’unico Stato del Mediterraneo membro Ue dove vige il divieto totale di aborto. L’impulso alla revisione della legge arriva dopo un grave episodio dell’estate scorso: ad Andrea Prudente, una turista statunitense incinta di 16 settimane, era stata negata l’interruzione di gravidanza dopo che aveva iniziato a perdere i sensi. Le è stato difatti detto che i medici non potevano fare nulla mentre il cuore del bambino batteva ancora. Dovendo dunque affrontare un’infezione potenzialmente mortale, dopo giorni di attesa ha ottenuto il permesso di volare in Spagna.

Il ministro della Salute maltese Chris Fearne ha pertanto dichiarato che nei prossimi giorni verrà presentato al Parlamento un emendamento legale per garantire che i medici siano protetti legalmente in caso di complicazioni mediche che mettano a rischio la vita della madre o la sua salute a causa della gravidanza.

Al momento, infatti, il codice penale di Malta prevede che qualsiasi medico che fornisca consapevolmente a una donna i mezzi per un’interruzione di gravidanza rischia una pena detentiva da 18 mesi a quattro anni e un divieto professionale permanente. Anche le donne che organizzano da sole l’interruzione di gravidanza rischiano il carcere, benché si ritiene che nessuna donna abbia mai affrontato accuse penali da anni.

Lo scorso luglio la signora Prudente ha raccontato alla Bbc che un’ostetrica dell’ospedale Mater Dei di Malta le aveva detto che i medici sarebbero potuti intervenire solo “quando sarei stata sull’orlo della morte”. Tuttavia, il capo del Malta College of Obstetricians and Gynaecologists ha chiarito che non avrebbero mai permesso che le sue condizioni si deteriorassero a tal punto. La ginecologa pro-choice Isabel Stabile, uno dei 135 medici maltesi che hanno contestato la legge, ha precisato che il governo ha confermato la fine dell’ultimo divieto assoluto di aborto nell’Ue. “Il cambiamento è un passo nella giusta direzione, ma non è sufficiente: non ci sarà ancora alcuna disposizione per interrompere le gravidanze in caso di stupro o incesto, o in caso di anomalie fatali del feto” ha affermato. Il ministro della Salute ha risposto che lo spirito della legge e dell’etica medica è salvare vite umane, quindi la modifica garantisce che il principio sia sancito dalla legge.

Di fatto, all’inizio del mese il primo ministro Robert Abela ha dichiarato al Times of Malta che le donne gli avevano detto che doveva riconoscere la realtà che esse non erano in grado di cercare aiuto medico in caso di complicazioni per paura di essere mandate in prigione.

“Negli ultimi mesi ho incontrato decine di donne che hanno abortito usando una compressa: ogni anno circa 300 o 350 di loro abortiscono in questo modo”, ha detto. “Tutte mi hanno riferito la stessa cosa: sono state stigmatizzate e nessuna di loro ha avuto alcun tipo di sostegno”.

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