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Migranti in mare, eurodeputato Koester: “Governo Italia razzista”

K metro 0 – Bruxelles – Con la gestione delle navi delle Ong cariche di migranti salvati in mare “il nuovo governo italiano sta mostrando la sua brutta faccia di razzismo e disumanità”. A dirlo all’Adnkronos è l’eurodeputato tedesco dell’Spd Dietmar Koester, membro della commissione Diritti Umani del Parlamento Europeo, del gruppo S&D. “Secondo la

K metro 0 – Bruxelles – Con la gestione delle navi delle Ong cariche di migranti salvati in mare “il nuovo governo italiano sta mostrando la sua brutta faccia di razzismo e disumanità”. A dirlo all’Adnkronos è l’eurodeputato tedesco dell’Spd Dietmar Koester, membro della commissione Diritti Umani del Parlamento Europeo, del gruppo S&D. “Secondo la legge del mare – ricorda – è dovere degli Stati costieri assegnare un porto sicuro per le persone salvate in mare. Sia l’Italia che Malta sono Stati costieri responsabili, in base al diritto marittimo”.

“Dovrebbero essere sostenuti dagli altri Paesi Ue – continua Koester – ma la responsabilità di coordinare le operazioni di ricerca e soccorso e di assegnare un porto sicuro per le persone soccorse in mare ricade su di loro. Il governo italiano sta ora tentando, con ogni mezzo, di evadere il suo obbligo giuridico di fornire un porto sicuro. E’ uno scandalo che la nave Humanity 1 della Sos Humanity sia stata soggetta ad una ordinanza da parte dello Stato italiano. L’ordinanza prevede che tutti i sopravvissuti che restano a bordo debbano essere respinti in acque internazionali. Il respingimento dei superstiti rimanenti al di fuori delle acque territoriali nazionali costituirebbe una forma di refoulement collettivo, che viola pertanto sia la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sia il principio di non refoulement della Convenzione di Ginevra sui rifugiati”.

“Esorto quindi il governo a consentire che le 35 persone ancora a bordo della Humanity 1 sbarchino immediatamente. Inoltre, li esorto a rispettare immediatamente il loro obbligo giuridico e di assegnare un porto sicuro per l’immediato sbarco delle circa 535 persone che sono tuttora a bordo delle altre navi di soccorso nell’area, in particolare la Geo Barents, la Rise Above e la Ocean Viking”, conclude Koester.

La portavoce della Commissione Europea per gli Affari Interni Anitta Hipper, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, ha spiegato che i due cittadini siriani che hanno raggiunto a nuoto il molo di Catania partendo dalla nave Geo Barents hanno diritto di chiedere asilo nell’Ue. “I cittadini di Paesi terzi presenti sul territorio, incluse le acque territoriali – ha risposto a una domanda sul punto – possono fare domanda di asilo e, in quel caso, è richiesto agli Stati membri di dare effettivo accesso alle procedure d’asilo. Abbiamo un chiaro quadro giuridico in vigore”. Hanno diritto di avere accesso alla procedura per chiedere asilo, quindi, anche i cittadini di Paesi terzi presenti nelle acque territoriali italiane.

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