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Francia, il governo chiede a SNCF di mitigare l’aumento dei biglietti ferroviari

K metro 0 – Parigi – Il ministro dei Trasporti Clément Beaune ha dichiarato ieri che “le tariffe dei treni aumenteranno all’inizio del 2023” e confermato che per limitare questo aumento per i viaggiatori vuole creare uno “scudo tariffario”. Intervistato nel programma “Le Grand Jury” trasmesso da RTL, LCI e Le Figaro, Clément Beaune ha

K metro 0 – Parigi – Il ministro dei Trasporti Clément Beaune ha dichiarato ieri che “le tariffe dei treni aumenteranno all’inizio del 2023” e confermato che per limitare questo aumento per i viaggiatori vuole creare uno “scudo tariffario”.

Intervistato nel programma “Le Grand Jury” trasmesso da RTL, LCI e Le Figaro, Clément Beaune ha difatti annunciato di aver chiesto alla SNCF (Société Nationale des Chemins de fer Français, fra le principali aziende pubbliche francesi, concessionaria in esclusiva sia dei servizi pubblici di trasporto ferroviario, sia passeggeri e merci, sia delle infrastrutture della rete ferroviaria nazionale francese) di “lavorare” su questo progetto, soprattutto sui treni TGV, in modo che “l’aumento dei biglietti sia inferiore all’inflazione”. Senza trascurare tuttavia “coloro che hanno bisogno del treno ogni giorno, i meno abbienti, e i giovani che usano l’OuiGo”.

L’azienda ferroviaria prevede in effetti un ritocco della bolletta elettrica di almeno 1,6 miliardi di euro nel 2023. “Se dovessimo trasferire questo aumento direttamente sul costo del biglietto, dovremmo aumentare il costo biglietti del TGV del 10%”, ha dichiarato il direttore di SNCF Jean-Pierre Farandou in un’audizione al Senato. “State tranquilli, non scaricheremo il 100% dei costi sui clienti”, ha assicurato. L’idea è invece di applicare ai treni ciò che il governo ha fatto con le bollette elettriche delle famiglie.

A questo punto sarà interessante capire quali saranno i meccanismi di compensazione da parte dello Stato azionista. La SNCF rappresenta al momento l’1 – 2% del consumo di elettricità in Francia. Quando il prezzo dell’elettricità aumenta, è logico che la bolletta aumenti, come avviene per qualsiasi azienda. Tuttavia, la missione affidata alla SNCF dal Ministro dei Trasporti è chiara: l’aumento dei prezzi dei biglietti ferroviari deve rimanere al di sotto dell’inflazione. Insomma, si tratta di un gruppo che, pur essendo pubblico, si confronta con la realtà del mercato, ed è costretto a fare ingenti investimenti per modernizzare la propria rete e affrontare l’apertura alla concorrenza. Infine, aumentare i prezzi dei biglietti sarebbe un segnale sbagliato in un momento di transizione ecologica. La richiesta del governo di limitare l’aumento dei prezzi dei biglietti arriva proprio quando la SNCF sta mettendo a punto il listino prezzi per il prossimo anno.

Intanto il governo francese sta valutando la possibilità di abbassare il limite di velocità sulle autostrade da 130 a 110 km/h per mitigare il riscaldamento globale. Ma gli utenti delle autostrade sono pronti a rallentare? “Seguo i limiti di velocità, quindi se mi dicono 130, guido a 130”. Se mi dicono 100, guiderò a 100″, dichiara un automobilista a francetvinfo. “Se devo farlo, lo farò”, promette un altro. Secondo uno studio pubblicato domenica 6 novembre su Le Parisien, l’abbassamento del limite di velocità a 110 km/h invece che a 130 km/h è ora accettabile per la maggioranza dei francesi, circa il 68 per cento.

Secondo la Convenzione dei Cittadini per il Clima, infine, guidare più lentamente comporterebbe una riduzione del 20% dei gas serra e un’ulteriore riduzione del 20% del consumo di carburante.

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