K metro 0 – Parigi – La capitale francese dà l’addio a una tradizione di 120 anni: al bando, infatti, i biglietti cartacei con la loro caratteristica striscia magnetica che hanno ispirato artisti, registi e cantanti e sono serviti come segnalibri. Lo riporta France 24.

Ile-de-France Mobilites, che gestisce il sistema di biglietteria della metropolitana, voleva che il carnet di 10 biglietti fosse eliminato entro il primo trimestre di quest’anno; poi è scoppiata la pandemia di Covid-19 e la guerra della Russia in Ucraina, e con essa una carenza globale di microchip necessari per produrre le smartcard che sostituiranno i biglietti, le cui vendite ammontano ancora a 550 milioni all’anno, circa oltre 50 tonnellate di carta. “Avevamo fretta, ma la crisi dei chip ci ha rallentato”, ha spiegato Laurent Probst, direttore generale di Ile-de-France Mobilites.

L’operatore ha così iniziato a ridurre il numero di stazioni della metropolitana che vendono ancora i carnet per spingere i clienti verso le carte di plastica, e molti tornelli non sono più in grado di leggere i biglietti di carta. Così, la quota di biglietti di carta utilizzati per i viaggi urbani è scesa da oltre due terzi di un anno fa a meno della metà.

“I nostri clienti stanno iniziando a cambiare le loro abitudini”, ha aggiunto Probst. Ha poi riferito che i carnet spariranno completamente l’anno prossimo. Ma, con ogni probabilità fino al 2024 i viaggiatori potranno ancora acquistare biglietti singoli a 1,90 euro, una maggiorazione rispetto agli 1,49 euro che costa un viaggio singolo utilizzando una smartcard.

Ile-de-France Mobilites si sta pertanto orientando verso una maggiore modernizzazione, compreso l’uso degli smartphone ai tornelli: i telefoni Android saranno abilitati entro poche settimane e quelli Apple nel 2023.

“Sono entusiasta di questo sviluppo”, ha dichiarato Probst. “Si tratta di un cambiamento radicale nella qualità del nostro servizio clienti”. Il salto nel futuro di Parigi arriva 20 anni dopo che la metropolitana di New York ha abolito i gettoni di metallo e più di un decennio dopo che quella di Londra è diventata per lo più priva di carta; alcuni, tuttavia, sono contenti che Parigi abbia preso le cose con calma, soprattutto i più nostalgici, appunto.

Il biglietto della metropolitana ha difatti anche un suo posto preciso nella cultura popolare, come ricordo, ad esempio, di Yves Montand nel film del 1953 “Wages of Fear” (Il salario della paura); e sulla copertina del romanzo di Raymond Queneau “Zazie in the Metro” (Zazie in metropolitana), che il regista Louis Malle ha trasformato in un film nel 1960.

Alcuni turisti in visita a Parigi non vedono tuttavia l’ora che arrivi il giorno in cui non dovranno più smanettare con le complicate biglietterie automatiche della metropolitana.

Intanto si apprende che Parigi non trasmetterà le partite dei Mondiali di calcio in Qatar sui maxischermi della capitale francese, stando a quanto dichiarato lunedì all’AFP dall’attuale vicesindaco della città responsabile dello sport. L’anno scorso, un rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite ha difatti dichiarato che 50 lavoratori migranti sono morti in Qatar nel 2020 e altri 500 sono rimasti gravemente feriti.

Il sindaco socialista di Marsiglia Benoit Payan ha denunciato la competizione come un “disastro umano e ambientale”. Le autorità del Qatar hanno però ribattuto che negli stadi della Coppa del Mondo ci sono stati solo tre morti per incidenti sul lavoro.