K metro 0 – Treviso – Mercoledì 21 settembre alle ore 18 prosegue, negli spazi Bomben di Treviso, Naturale inclinazione, il ciclo di incontri sul giardino, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Simonetta Zanon (coordinatrice area progetti paesaggio), e ispirato alla figura del paesaggista Ippolito Pizzetti (1926-2007). Dedicato quest’anno al tema “Giardini
K metro 0 – Treviso – Mercoledì 21 settembre alle ore 18 prosegue, negli spazi Bomben di Treviso, Naturale inclinazione, il ciclo di incontri sul giardino, organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, a cura di Simonetta Zanon (coordinatrice area progetti paesaggio), e ispirato alla figura del paesaggista Ippolito Pizzetti (1926-2007).
Dedicato quest’anno al tema “Giardini in mostra”, il ciclo si propone di offrire insolite prospettive sul giardino, a partire da due interessanti punti di vista – le mostre sui giardini e quello che i giardini mostrano –, in una rassegna di incontri che dà spazio non solo a studiosi ed esperti, ma anche al linguaggio del cinema e della musica.
Mercoledì 21 settembre alle ore 18 è in programma l’appuntamento Avrei dovuto essere un giardiniere con la chitarrista Alessandra Novaga, che eseguirà dal vivo i brani del suo album I Should Have Been a Gardener, ispirato alla figura di Derek Jarman e al suo giardino di Prospect Cottage.
La performance sarà preceduta dalla proiezione del cortometraggio Great Gardens. Derek Jarman’s Prospect Cottage di Howard Sooley (UK, 2014, 6’) e da un’introduzione di Anna Lambertini, docente di Architettura del Paesaggio, Università di Firenze.
Derek Jarman (1942–1994) è stato un regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore, scenografo, scrittore e pittore britannico. Nel 1987, poco dopo aver scoperto di essere sieropositivo all’HIV, acquistò un piccolo cottage di pescatori, a Dungeness, nel Kent. Un luogo arido, affacciato sulla Manica e battuto dal vento, tra il mare e una centrale nucleare.
In un terreno costituito solo da grigi ciottoli, Jarman seppe creare uno dei giardini più sorprendenti del secolo scorso. Un luogo, fuori dal tempo e privo di confini fisici, che in un momento così difficile della vita del suo creatore, acquista anche dei forti valori simbolici.
Così Jarman stesso scriveva nel suo Modern Nature: «Il giardiniere scava in un altro tempo, senza passato né futuro, inizio o fine. Un tempo che non misura le giornate con le ore di punta, i pranzi lampo, l’ultimo autobus per tornare a casa. Camminando nel giardino si passa in questo tempo – l’attimo in cui si entra è indimenticabile. Il paesaggio intorno è trasfigurato. Qui è l’Amen oltre la preghiera (martedì 7 marzo 1989)». (Derek Jarman, Modern Nature. Diario 1989-1990, Ubulibri, Milano 1992, p. 36).
«Jarman», afferma Alessandra Novaga, «trascorse buona parte degli ultimi anni della sua vita a Prospect Cottage, una casa di legno nel Kent, sul mare. Lì costruì uno dei giardini più belli, sorprendenti e poetici mai visti e, in questi anni, scrisse, tra le altre cose, due meravigliosi diari, Modern Nature e Smiling in slow motion. Io mi sono immersa nel suo mondo e mi è venuto naturale farne derivare questo mio lavoro. Per me, questo è un ritratto, un ritratto di Derek Jarman»
Alessandra Novaga è una chitarrista con una solida formazione classica conclusa alla Musikhochschule di Basilea dove ha studiato con Oscar Ghiglia. Dopo molti anni, trascorsi esclusivamente in ambito classico il suo corso artistico ha effettuato una svolta che l’ha portata a esplorare e a frequentare solo i territori della sperimentazione, della composizione e dell’improvvisazione ridisegnando così il suo rapporto con il suono e la performance.
Molto interessata al teatro, opera una ricerca anche in questa direzione creando partiture musicali strettamente legate al testo e alla recitazione collaborando principalmente con Elena Russo Arman, del Teatro dell’Elfo. Ha suonato in Festival come Donaueschinger Musiktage (DE), Himera Festivaali (FN), Angelica (Bologna) Festival dei Due Mondi (Spoleto), a Cafè OTO (Londra) e ISSUE Project Room (New York).
È la prima e unica chitarrista in Italia a suonare l’integrale di The Book of Heads di John Zorn.
Ha suonato con Loren Connors, Stefano Pilia, Elliott Sharp, Nicola Ratti, Massimo Falascone, Patrizia Oliva e altri.
In solo ha pubblicato Movimenti Lunari (Blume), La Chambre des jeux sonores, Fassbinder Wunderkammer (Setola di Maiale) e I Should Have Been a Gardener (Die Schachtel). In duo con Stefano Pilia, è uscito, per la Coherent States, Glimpses of a Day.
Il ciclo Naturale inclinazione proseguirà venerdì 23 settembre ore 20.30 (spazi Bomben) con la proiezione del film I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman’s Contract) di Peter Greenaway, Gran Bretagna, 1982, 108’, introdotta da Paola Brunetta, docente e critica cinematografica; e si concluderà mercoledì 28 settembre ore 18 (spazi Bomben e in streaming nel canale Youtube della Fondazione) con I giardini invisibili, incontro con il paesaggista e scrittore Antonio Perazzi, in occasione dell’uscita del suo libro I giardini invisibili (UTET, Milano 2022).
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.
Spazi Bomben, Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7, Treviso.
L’incontro del 28 settembre sarà anche trasmesso in streaming nel canale Youtube della Fondazione Benetton.