K metro 0 – Mosca – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo gli scambi di accuse tra Mosca e Kiev, ha ribadito l’importanza della missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia,”il prima possibile” e del “ritiro delle truppe russe” dall’area. Intanto, la Russia ha bloccato l’adozione di una dichiarazione congiunta al termine della Decima Conferenza
K metro 0 – Mosca – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo gli scambi di accuse tra Mosca e Kiev, ha ribadito l’importanza della missione dell’Aiea alla centrale nucleare di Zaporizhzhia,”il prima possibile” e del “ritiro delle truppe russe” dall’area.
Intanto, la Russia ha bloccato l’adozione di una dichiarazione congiunta al termine della Decima Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, che ha preso il via il primo agosto all’Onu e si è conclusa nelle scorse ore. “Con mio profondo rammarico, questa conferenza non è stata in grado di raggiungere un consenso”, ha detto il presidente della riunione, Gustavo Zlauvinen, riferisce l’Adnkronos.
Senza entrare nei dettagli, un rappresentante russo ha segnalato obiezioni di Mosca su cinque paragrafi della bozza della dichiarazione finale, parlando di posizioni sostenute anche da altri Paesi. Ma dopo la dichiarazione russa i delegati di decine di Paesi hanno manifestato disappunto e fatto sapere che erano d’accordo con la dichiarazione. Un altro rappresentante russo ha accusato alcuni partecipanti di aver usato la conferenza per regolare i conti con la Russia sulla guerra in Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riguardo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha sottolineato che la “situazione resta molto rischiosa e pericolosa“. “Qualsiasi ripetizione degli eventi di giovedì, qualsiasi disconnessione dell’impianto dalla rete, qualsiasi azione della Russia che possa innescare lo spegnimento dei reattori – ha detto – porterà ancora una volta la centrale a un passo dal disastro”.