K metro 0 – Canberra – Una grottesca, comunque inaccettabile, vicenda di lottizzazione (o meglio, accentramento) di ministeri sta turbando l’equilibrio politico della lontana Australia, riferisce la BBC. Scott Morrison, sino a fine maggio scorso premier australiano e leader del Partito Liberale, nei due anni prima di perdere il potere (a maggio scorso), era diventato
K metro 0 – Canberra – Una grottesca, comunque inaccettabile, vicenda di lottizzazione (o meglio, accentramento) di ministeri sta turbando l’equilibrio politico della lontana Australia, riferisce la BBC. Scott Morrison, sino a fine maggio scorso premier australiano e leader del Partito Liberale, nei due anni prima di perdere il potere (a maggio scorso), era diventato ministro “congiunto” per i portafogli – non certo di poco conto – della Salute, delle Finanze e delle Risorse, riferiscono i media locali.
Il nuovo premier, il laburista Anthony Albanese, per il momento si è limitato a dire che chiederà una consulenza legale (di diritto costituzionale e amministrativo) sulle scelte che in passato hanno permesso a Morrison di assumere la guida di altri 3 ministeri: definendole “inaccettabili” e “semplicemente strane”.
Ma cosa vuol dire “Ministro congiunto”? Oggi, Ferragosto, il Governatore generale dell’Australia David Hurley, diretto rappresentante della Regina Elisabetta (che, secondo l’ordinamento del Commonwealth, di cui il Paese fa parte, è tuttora il Capo di Stato australiano), ha confermato d’aver firmato, tempo fa, uno “strumento amministrativo” che aveva consentito a Morrison di assumere segretamente i portafogli: il tutto era “coerente con la sezione 64 della Costituzione”, ha commentato un portavoce di Hurley..
Ma il premier Albanese, gli esperti di diritto e gli stessi ex colleghi di Morrison hanno criticato fortemente anzitutto la segretezza che continua a circondare la vicenda. Alcuni ministri non sapevano di “condividere” i loro portafogli con l’uomo che sino al 23 maggio scorso è stato alla guida del governo australiano. Anche colui che è stato vice di Morrison dal giugno 2021, l’altro politico liberale Barnaby Joyce, ha affermato di non essere a conoscenza delle doppie nomine. “L’ho scoperto e non sono d’accordo. Credo in un sistema di governo in cui i ministri sono responsabili del proprio portafoglio… “, ha detto Joyce a Channel 7.
I media locali, infatti, hanno riferito che l’allora ministro della Salute, Greg Hunt, accettò nel 2020 di condividere il suo portafoglio con Morrison, nel caso in cui fosse diventato inabile a causa di Covid. Ma l’allora ministro delle Finanze Mathias Cormann, invece (ora a capo dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), ha appreso solo la scorsa settimana che il suo ruolo era stato ricoperto “congiuntamente”, ha affermato un rapporto del quotidiano locale “News.com.au”.
Insomma, un vero pasticcio costituzionale, inaccettabile in un Paese democratico. Sembra che Morrison, per diverso tempo, alla pari di vari dittatori del passato, abbia condiviso la direzione dei 3 Ministeri insieme ai legittimi titolari: ai quali, però, al tempo stesso, in quanto premier, era gerarchicamente superiore.
Il Premier liberale, riferisce ancora la BBC, ha prestato giuramento, come “Secondo ministro” delle risorse, unendosi al vero ministro, Keith Pitt, l’anno scorso. Morrison .- da tempo, tra l’altro, nel mirino dell’opinione pubblica per il suo “negazionismo” dei rischi del cambiamento climatico, che l’ha portato più volte a concentrarsi, come Premier, sugli interessi delle industrie del carbone e delle miniere – ha usato i suoi poteri per bloccare una licenza di esplorazione del gas nel New South Wales: decisione, quest’ultima, contrastata dal ministro Pitt.
Albanese ha accusato il suo predecessore di aver governato restando a lungo “nell’ombra”. Quando gli è stato chiesto di rispondere ai commenti del Premier, Morrison ha affermato di non esserne a conoscenza. “Da quando ho lasciato il lavoro non mi sono occupato di politica quotidiana”, ha detto a Sky News Australia.
La coalizione di centrodestra ha subito una convincente sconfitta alle elezioni di maggio: perdendo molti seggi nelle città, dove l’azione per il clima e l’onestà personale dei politici sono questioni chiave.
Se le indagini confermeranno tutto, ciò significherà che l’allora Premier mirava potenzialmente a centralizzare il potere, in modo che il processo decisionale, in vari ministeri – chiave, alla fine dipendesse sempre da lui. Questo, in un momento in cui il governo Morrison – che è stato in carica dal 2018 al 2022 – affrontava molte critiche, sia per il modo con cui ha gestito il programma di vaccinazione antiCovid, sia per lo scarso impegno sul fronte ambientale.