K metro 0 – Berlino – Se l’Italia nella Sanità piange, la Germania non ride. Negli ospedali tedeschi, infatti, sempre più posti di pronto soccorso, intasati dalle richieste, sono costretti, per la carenza di personale, a disconnettersi a volte dal centro chiamate di emergenza, non potendo più accettare nuovi pazienti. Tra ondate di Covid e
K metro 0 – Berlino – Se l’Italia nella Sanità piange, la Germania non ride. Negli ospedali tedeschi, infatti, sempre più posti di pronto soccorso, intasati dalle richieste, sono costretti, per la carenza di personale, a disconnettersi a volte dal centro chiamate di emergenza, non potendo più accettare nuovi pazienti.
Tra ondate di Covid e di caldo, e con parecchio personale medico in congedo per malattia; oltre alla forte carenza di personale, alcune cliniche non possono più accettare pazienti in pronto soccorso.
Un recente sondaggio della Società tedesca per le emergenze interdisciplinari e la medicina acuta (DGINA) in 320 cliniche per patologie acute dà risultati allarmanti: il 98 per cento dei centri di emergenza soffre di mancanza di personale, e il 66 per cento segnala un allarmante sovraffollamento, riferisce ZDF.
Christoph Dodt, primario del centro di emergenza Klinik Bogenhausen di Monaco e membro del consiglio della Società, vede la situazione ormai al limite.
Secondo l’indagine, della DGINA, i pazienti che arrivano in stato di emergenza spesso non possono essere trasferiti nei reparti compententi dell’ospedale, in quanto anche in essi, manca il personale, e di riflesso anche i letti. D’altra parte, i pronto soccorso hanno l’obbligo legale di ricoverare i pazienti e garantire il mantenimento delle cure per i casi acuti. Tuttavia, se gli ospedali non possono più “trasferire” i pazienti ai reparti adetti, ciò comporta un onere particolare per i pronto soccorso, che sono i primi ad essere colpiti dalla carenza di personale, afferma Dodt.
Le conseguenze sono varie: ci sono ingorghi al pronto soccorso e lunghi tempi di attesa fino a quattro ore non costituiscono eccezione. In alcuni casi, è chiaro che anche la diagnosi e i processi terapeutici ritardati possono rappresentare un rischio per il paziente, denuncia il primario: il quale, nonostante che il pronto soccorso in tutta la Germania è troppo sotto tensione, ritiene che le cure di emergenza comunque siano ancora disponibili.
Bisogna anche dire che “il pronto soccorso non è stato adeguatamente remunerato rispetto agli interventi sanitari programmabili… Abbiamo anche bisogno di risorse speciali per questa situazione speciale”.
Dodt, infine, vede il servizio offerto alla cittadinanza dagli ospedali come un preciso dovere pubblico. Soprattutto – conclude – bisogna reclutare nuovo personale sanitario, anzitutto tra i giovani, garantendo, specialmente per i reparti di emergenza, quote sicure di personale fisso.