K metro 0 – Madrid – L’ondata furiosa di incendi in Europa si è leggermente attenuata grazie alle temperature leggermente in calo, con i vigili del fuoco francesi che hanno iniziato ad avere la meglio su due grandi roghi; la Spagna che ha domato un incendio con due vittime, e nessun nuovo focolaio segnalato in
K metro 0 – Madrid – L’ondata furiosa di incendi in Europa si è leggermente attenuata grazie alle temperature leggermente in calo, con i vigili del fuoco francesi che hanno iniziato ad avere la meglio su due grandi roghi; la Spagna che ha domato un incendio con due vittime, e nessun nuovo focolaio segnalato in Portogallo. Ma un incendio in Slovenia, al confine con l’Italia, si è intensificato proprio oggi 21 luglio, costringendo all’evacuazione di tre villaggi, lo riferisce Associated Press.
Finora i pompieri spagnoli hanno domato nove incendi, due dei quali molto allarmanti nella regione nord-occidentale della Galizia. Alcune delle 11.000 persone evacuate, finalmente hanno iniziato a tornare a casa e un’importante autostrada nella provincia nord-occidentale di Zamora è stata riaperta dopo due giorni.
In Francia, invece, si registra più di una settimana di lotta 24 ore su 24 contro le fiamme feroci da parte di oltre 2.000 vigili del fuoco, compreso l’impiego di 10 aerei per il lancio dell’acqua, che ha avuto finalmente la meglio su due grandi incendi nelle foreste di pini secche nel sud-ovest. I vigili del fuoco della regione della Gironda hanno dichiarato che entrambi i roghi sono stati circoscritti.
In Slovenia, intanto, la protezione civile, ha dichiarato che l’incendio nella regione sud-occidentale del Carso è il più grande da quando il Paese è diventato una nazione indipendente nel 1991. “L’incendio non è affatto vicino alla fine”, ha avvisato Srecko Sestan, capo del servizio di protezione civile sloveno, all’agenzia di stampa ufficiale STA.
Le fiamme hanno divorato 2.000 ettari e fatto esplodere persino ordigni inesplosi risalenti alla Prima guerra mondiale. Oltre 1.000 vigili del fuoco sono impegnati nelle operazioni di spegnimento, aiutati dall’esercito e dalla polizia slovena e da elicotteri provenienti da Austria, Slovacchia e Croazia. In Bosnia, un incendio durato giorni nel parco naturale meridionale di Blidinje, ha indotto le autorità a dichiarare lo stato di disastro naturale a causa del pericolo che rappresentava per un’area protetta.
In Grecia invece, due nuovi focolai di incendio sono scoppiati oggi pomeriggio nella zona del lago Dasiou a Xylokastro e ad Atalanti, nella Ftiotide. Nel primo caso l’incendio è divampato in un’area forestale sulle montagne di Xylokastro, dove sono accorse le forze antincendio terrestri e aeree. In tutto hanno operato 28 vigili del fuoco con 2 squadre di escursionisti e 3 aerei.
Mentre dal Regno Unito, arrivano notizie opposte: forti acquazzoni e temporali infatti, colpiranno il Galles, giorni dopo la giornata più calda mai registrata.
Un’allerta meteo gialla è stata emessa per il Galles meridionale, occidentale e centrale, dalle 10:00 alle 22:00 di venerdì 22 luglio, riporta la Bbc.
Il Met Office ha avvertito che precipitazioni fino a 22 mm potrebbero cadere in meno di un’ora, con un massimo di 50 mm nell’arco di due o tre ore. E alcune aree potrebbero anche vedere grandine e “fulmini frequenti”. Il Met Office ha affermato inoltre, che le forti piogge potrebbero causare allagamenti e interruzioni di corrente.
Infine, in Svezia, dove le temperature dovrebbero raggiungere i 35°C (95°F) nei prossimi giorni, il dipartimento meteorologico ha affermato che la carenza d’acqua e il rischio di incendi sono estremamente elevati. Le autorità svedesi raccomandano cautela.
Redazione con Alessandro Luongo