K metro 0 – Washington – La sentenza fa seguito alle recenti sparatorie di massa verificatesi negli Usa, e si prevede che alla fine consentirà a un maggior numero di persone di portare legalmente le armi nelle strade delle più grandi città della nazione – tra cui New York, Los Angeles e Boston – e
K metro 0 – Washington – La sentenza fa seguito alle recenti sparatorie di massa verificatesi negli Usa, e si prevede che alla fine consentirà a un maggior numero di persone di portare legalmente le armi nelle strade delle più grandi città della nazione – tra cui New York, Los Angeles e Boston – e altrove. La decisione, la prima importante dell’Alta Corte in materia di armi da fuoco in oltre un decennio, ha visto i conservatori della Corte in maggioranza e i liberali in dissenso.
Tutto ciò, mentre il Congresso sta lavorando per l’approvazione di una legge sulle armi dopo le sparatorie di massa in Texas, New York e California. Il Presidente Joe Biden si è mostrato “profondamente deluso” dalla sentenza della Corte Suprema, che secondo lui “contraddice sia il buon senso sia la Costituzione, e dovrebbe turbare profondamente tutti noi”. Ha pertanto esortato gli Stati ad approvare nuove leggi e dichiarato: “Invito gli americani di tutto il paese a far sentire la loro voce sulla sicurezza delle armi. Ci sono vite in gioco”.
La decisione ha così annullato una legge dello Stato di New York che prevede una necessità particolare per portare un’arma in pubblico. I giudici hanno affermato che tale requisito viola il diritto del Secondo Emendamento di “tenere e portare armi”. California, Hawaii, Maryland, Massachusetts, New Jersey e Rhode Island hanno leggi simili. La legge di New York, in vigore dal 1913, stabilisce difatti che per portare una pistola nascosta in pubblico, una persona che richiede una licenza deve dimostrare una “giusta causa”, una necessità specifica di portare l’arma.
L’amministrazione Biden aveva sollecitato i giudici a sostenere la legge di New York. Il governatore di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato che la sentenza arriva in un momento particolarmente doloroso, quando lo Stato è ancora in lutto per la morte di dieci persone in una sparatoria di massa in un supermercato di Buffalo. “Questa decisione non è solo sconsiderata. È riprovevole. Non è quello che i newyorkesi vogliono”, ha detto.
Tom King, presidente della New York State Rifle and Pistol Association, che si è costituita parte civile, si è detto sollevato. “I legittimi e legali possessori di armi da fuoco dello Stato di New York non saranno più perseguitati da leggi che non hanno nulla a che fare con la sicurezza delle persone e non faranno nulla per renderle più sicure”, ha dichiarato. “E forse ora inizieremo a perseguire i criminali e gli autori di questi atti efferati”. La decisione della Corte è in qualche modo in contrasto con l’opinione pubblica. Circa la metà dei votanti alle elezioni presidenziali del 2020, secondo AP VoteCast, un sondaggio estensivo dell’elettorato, ha dichiarato infatti, che le leggi sulle armi negli Stati Uniti dovrebbero essere rese più severe.