K metro 0 – Roma – “Abbiamo bisogno che la politica renda strutturali i cambiamenti culturali avvenuti durante il Covid”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Roma Sapienza, Mario Morcellini, in occasione del convegno “Prevenzione, Innovazione e Comunicazione: il trinomio della Sanità nel futuro”, che si è tenuto venerdì 17 giugno
K metro 0 – Roma – “Abbiamo bisogno che la politica renda strutturali i cambiamenti culturali avvenuti durante il Covid”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Roma Sapienza, Mario Morcellini, in occasione del convegno “Prevenzione, Innovazione e Comunicazione: il trinomio della Sanità nel futuro”, che si è tenuto venerdì 17 giugno nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Humanitas con la direzione scientifica di Nicola Illuzzi, Domenico Stefano Donzelli, Gabriella Nasi, Mauro Serafini e Vincenzo Aloisantoni, è stata dedicata al ruolo della comunicazione nella sanità.
“E’ doveroso e legittimo ripensare modelli di comunicazione in ambito sanitario”, ha spiegato Mario Morcellini, “Il Covid ci ha fatto tante lezioni. Non solo c’è bisogno di più prevenzione e più prossimità, ma c’è bisogno anche di riflettere di più sulle politiche sanitarie. Significa comunicare, informare e superare le situazioni di disinformazione. In ogni paese il Covid è stato un momento di ripensamento delle politiche di sviluppo. Quello che dobbiamo fare è imparare il più possibile dalla pandemia. C’è stato un aumento di responsabilità e anche una riduzione del rancore nei confronti delle istituzioni. La pandemia ci ha reso migliori. Ma se tutto questo non si trasforma in politiche e investimenti diversi non serve a nulla”.
Le attività di comunicazione presentate nel corso del convegno hanno avuto l’obiettivo di “formare” e nel contempo “informare in modo corretto”, al fine di divulgare buone pratiche e modelli adeguati di comunicazione scientifica per la messa in atto di comportamenti idonei a favore e a sostegno della salute dei singoli cittadini e delle comunità, nonché di promuovere cambiamenti positivi nell’ambiente socio-economico e fisico per migliorare la qualità della vita della popolazione, anche attraverso interventi mirati e grazie anche all’utilizzo delle più ampie strategie consentite dal nuovo scenario innovativo tecnologico. Il direttore generale del Consorzio Humanitas, Antonio Attianese ha ribadito l’importanza della formazione in ambito sanitario sugli aspetti legati alla comunicazione.
Diverse le tavole rotonde organizzate, tra queste, “Le problematiche del management sanitario: spunti per rinnovarsi ed evolversi in sanità”, moderato dall’Avv. Domenico De Stefano Donzelli, che ha visto gli interventi del deputato Nicola Provenza, del Direttore Generale del San Camillo di Roma, Narciso Mostarda, del Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio D’Alba, del Direttore Generale del Policlinico Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle e del Presidente dell’Ospedale Cristo Re, Massimo Miraglia. A seguire è stata la volta della tavola rotonda “Ipertrofia e distrofia comunicativa, lotta alle fake news”, moderata dal Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Roma Sapienza, Prof. Mario Morcellini, e che ha visto la partecipazione del deputato Giovanni Currò, del direttore di Rai News 24, Paolo Petrecca, della giornalista de “Il Corriere della Sera”, Gianna Fragonara (curatrice del volume “Il potere del pifferaio magico”) e del giornalista Paolo Liguori. A chiudere la giornata l’incontro sul tema “Prevenzione e innovazioni tecnologiche: un binomio dove investire in campo sanitario”, che ha visto la partecipazione dei deputati Giovanni Russo, Nicola Provenzano e Giovanni Currò.