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La Banca centrale europea aumenterà i tassi d’interesse a luglio

K metro 0 – Amsterdam – Era nell’aria da tempo, oggi è arrivato l’annuncio ufficiale: la Banca centrale europea aumenterà i tassi di interesse il mese prossimo per la prima volta in 11 anni e aggiungerà un altro rialzo a settembre, mettendosi al passo con gli istituti di credito centrali di tutto il mondo che

K metro 0 – Amsterdam – Era nell’aria da tempo, oggi è arrivato l’annuncio ufficiale: la Banca centrale europea aumenterà i tassi di interesse il mese prossimo per la prima volta in 11 anni e aggiungerà un altro rialzo a settembre, mettendosi al passo con gli istituti di credito centrali di tutto il mondo che stanno passando dal sostegno all’economia durante la pandemia Covid-19 al contenimento dell’inflazione.

“L’aggressione ingiustificata della Russia all’Ucraina continua a pesare sull’economia europea e non solo”, ha dichiarato oggi ad Amsterdam ai giornalisti il presidente della banca Christine Lagarde. La guerra sta “interrompendo gli scambi commerciali, portando a carenze di materiali e contribuendo all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime”.

Il consiglio di politica monetaria della banca, composto da 25 membri e riunitosi ad Amsterdam, ha dichiarato che l’inflazione è diventata una “sfida importante”; a maggio i prezzi al consumo sono difatti saliti di un livello record dell’8,1%. L’obiettivo della banca è raggiungere il 2 per cento.

La Bce metterà anche fine agli acquisti di obbligazioni che hanno sostenuto l’economia e poi alzerà i tassi di un quarto di punto a luglio. Ha lasciato aperta la possibilità di un aumento più drastico, di mezzo punto percentuale, a settembre, affermando che se le prospettive di inflazione persistono o si deteriorano, “sarà appropriato un incremento maggiore”.

La Federal Reserve statunitense aveva già elevato il tasso di riferimento di mezzo punto il 4 maggio e mantenuto la prospettiva di altri aumenti più consistenti. La Banca d’Inghilterra ha invece approvato ben quattro aumenti dei tassi da dicembre.

La prospettiva di un rapido aumento ha fatto subito tremare i mercati azionari, in quanto tassi più alti farebbero impennare i rendimenti delle alternative meno rischiose alle azioni e potrebbero rendere il credito più costoso per le imprese. La Lagarde ha affermato che il percorso di aumento sarà “graduale ma sostenuto” dopo settembre.

Aumentando i suoi parametri di riferimento, la Bce può influenzare il prezzo che istituzioni finanziarie, aziende, consumatori e governi devono pagare per prendere in prestito il denaro di cui hanno bisogno. Pertanto, un aumento dei tassi può contribuire a raffreddare un’economia surriscaldata.

Ma l’aumento dei tassi può anche pesare sulla crescita economica, rendendo il lavoro della Bce un delicato equilibrio tra l’eliminazione dell’inflazione elevata e il non bloccare l’attività economica. La Bce ha in effetti ridotto le previsioni di crescita per quest’anno al 2,8% dal 3,7%. Ha alzato le sue previsioni sull’inflazione, affermando che l’aumento dei prezzi sarà in media del 6,8% nel 2022, rispetto al 5,1% delle previsioni di marzo.

La decisione della Bce di attaccare l’inflazione ha sollevato comunque preoccupazioni circa l’impatto dell’aumento dei tassi di interesse sui governi fortemente indebitati, in particolare l’Italia. La banca non ha annunciato nuove misure di sostegno che possano aiutare questi paesi, limitandosi a dichiarare che avrebbe risposto con flessibilità se alcune parti dell’eurozona avessero dovuto affrontare costi di prestito eccessivi. I rialzi dei tassi pongono fine a un’era di tassi costantemente bassi iniziata durante la crisi finanziaria globale, scoppiata nel 2008. Gli aumenti partiranno dai minimi storici di zero per il tasso di prestito della Bce alle banche e di meno 0,5% sui depositi overnight delle banche.

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