K metro 0 – Roma – È in corso a Roma fino a domani 08 giugno, a Palazzo Montecitorio, la ‘Conferenza di alto livello sul sostegno parlamentare alle vittime del terrorismo’, organizzata dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il contrasto al terrorismo (Unoct), in collaborazione con l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam), l’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la
K metro 0 – Roma – È in corso a Roma fino a domani 08 giugno, a Palazzo Montecitorio, la ‘Conferenza di alto livello sul sostegno parlamentare alle vittime del terrorismo’, organizzata dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il contrasto al terrorismo (Unoct), in collaborazione con l’Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam), l’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce Pa), l’Unione parlamentare africana (Apu) e il Consiglio della Shura dello Stato del Qatar.
La conferenza serve anche come opportunità per presentare le disposizioni legislative modello ai parlamentari, esperienza questa, fondamentale per garantire che i parlamenti le includano poi nelle varie normative nazionali.
“Negli ultimi anni, la comunità internazionale ha compiuto progressi reali nel sostenere i diritti e le esigenze delle vittime del terrorismo attraverso l’adozione di risoluzioni chiave dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, fornendo alle vittime un’ampia piattaforma per condividere le loro esperienze. Al fine di rafforzare e potenziare le capacità dei parlamentari di svolgere il proprio ruolo a sostegno delle vittime del terrorismo”, ha affermato l’On. Gennaro Migliore, presidente dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, nel suo discorso di apertura.
“UNOCT, la PAM, l’OSCE, l’APU e il Consiglio della Shura dello Stato del Qatar hanno avviato un’iniziativa congiunta per individuare soluzioni durature e dare un contributo parlamentare agli sforzi globali nell’ambito dell’antiterrorismo e della prevenzione dell’estremismo violento, con un’azione incisiva e un impatto reale sulle comunità che sono state vittime di atti terroristici”, ha proseguito Migliore. “La conferenza – conclude – è anche l’occasione per presentare il Modello di disposizioni legislative per sostenere e proteggere i diritti e le esigenze delle vittime del terrorismo, uno strumento sviluppato congiuntamente dal Centro UNOCT/ONU per il Contrasto al Terrorismo (UNOCT/UNCCT), dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine e dall’Unione Interparlamentare”.
Hanno partecipato alla prima giornata della conferenza, tra gli altri, l’On. Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei Deputati; delegazioni parlamentari di Egitto, Marocco, Algeria, Saharaoui, Iran,e vari Paesi africani; un rappresentante del Consiglio della Shura dello Stato del Qatar; rappresentanti di vari enti e organizzazioni, come la prof.ssa Sabrina Martucci dell’Università di Bari; il Sig. Mauro Miedico, UNCT; S.E. Mohamed Ali Houmed, Presidente dell’Unione Parlamentare Africana; l’On. Reinhold Lopatka, Vicepresidente del Comitato ad hoc sull’antiterrorismo dell’AP dell’OSCE, e S. E. Dror Eydar, ambasciatore d’Israele in Italia, la dott.ssa Erika monticone dell’HUB for South NATO.
Tra i relatori principali, l’on. Tarek Noseir, Presidente della delegazione del “Parlamento arabo”, che ha evidenziato il ruolo importante di questa organizzazione di deputati (circa 88) di 22 Paesi arabi, la quale supporta gli stessi nell’elaborazione di testi legislativi, e membro della Camera dei rappresentanti egiziana; “il motivo per cui ci troviamo qui”, ha precisato Noseir, “è sostenere adeguatamente in sede legislativa, con quest’iniziativa promossa da parlamentari di tutto il mondo, le famiglie delle tante vittime del terrorismo”. Poi il Sig. Gonzalo de Salazar, Vice Capo della Missione spagnola in Italia (a nome del Gruppo Amico delle Vittime del Terrorismo); il Sig. Vittorio Occorsio, Fondatore della Fondazione “Vittorio Occorsio”; e l’on. Professoressa Jacqueline Odoul, presidente del gruppo consultivo di alto livello dell’IPU sulla lotta al terrorismo e all’estremismo violento, e membro dell’Assemblea nazionale del Kenya.
Durante l’evento, l’on. Dherar Humaid Belhoul Al Falasi, Rappresentante speciale PAM per i bambini e i conflitti armati e le vittime del terrorismo (UAE), ha presentato un rapporto sui crimini contro donne e bambini in contesti di conflitto e terrorismo.
Il convegno che si tiene in questi due giorni – ha dichiarato la prof.ssa Sabrina Martucci – rappresenta un esempio di concreta collaborazione tra le entità organizzatrici qui presenti nella promozione di azioni comuni, olistiche a favore delle vittime di terrorismo. Come evidenziato da molti relatori, credo anche io che tutte le azioni di tutela delle vittime del terrorismo debbano essere incardinate nello Stato di diritto, attraverso una implementazione normativa nel pieno rispetto di tutti i diritti coinvolti nella condizione delle vittime stesse. Credo che sia imprescindibile un ruolo coordinato di tutti gli attori della società civile: le associazioni, i giudici, i parlamentari le organizzazioni internazionali e locali. La ricerca comune e quella buone prassi che in piena legittimità garantiscano accessibilità, riabilitazione, reinserimento sociale e psicologico delle vittime, con “tempestività”, come segnalato dall’ambasciatore di Israele in Italia S.E. Dror Eydar e senza alcuna distinzione tra le vittime, evitando la c.d. “seconda vittimizzazione” che viene loro dalla assenza di interventi mirati. Credo inoltre che la formazione degli operatori sia uno dei punti cardine delle buone prassi che si cerca di costruire: non possiamo affidare ruoli così delicati a personale non specificamente preparato tanto nei profili psicologici quanto nel saper operare nel rispetto pieno di tutti i diritti coinvolti, compresi quelli di libertà religiosa e di pensiero. Il messaggio più importate che la PAM sta costruendo in questi giorni è a mio avviso quello di costruire consapevolezza sulle vittime del terrorismo e nelle vittime stesse del potere delle società di garantire i loro diritti. Ciò significa, in sintesi fare prevenzione e costruire resilienza nella pubblica opinione e nelle differenti comunità sociali per la pace è il rafforzamento della reale sicurezza e libertà dalla paura del terrorismo.
Il dott. Enrico Molinaro, Segretario Generale della Rete Italiana per il Dialogo Euro-mediterraneo RIDE, ha evidenziato “l’efficacia organizzativa e la capacità politica della PAM nel riunire rappresentanti istituzionali ed esperti da Paesi così diversi, ed a volte in conflitto tra loro, per discutere in modo costruttivo e propositivo temi così sensibili e controversi come quello delle vittime del terrorismo. Queste qualità straordinarie della PAM hanno determinato la scelta strategica del Consiglio direttivo della RIDE di intensificare la reciproca collaborazione in vista della stipula di una convenzione, anche in funzione del ruolo che il MAECI ci assegnato di Focal Point italiano UNAOC, il cui Alto Rappresentante Amb. Moratinos sarà a Roma per un’audizione parlamentare il 28 giugno prossimo proprio in relazione al mandato di Guterrez sulla protezione dei siti religiosi dalle minacce terroristiche.
Il sostegno alle vittime del terrorismo resta una priorità nell’agenda della PAM. La PAM continuerà a incoraggiare i suoi parlamenti nazionali ad armonizzare le varie legislazioni e a sincronizzare efficacemente gli sforzi parlamentari con la strategia globale di lotta al terrorismo e gli strumenti internazionali a sostegno delle vittime di quest’ultimo.