K metro 0 – Bangkok – Mentre la popolazione mondiale sta toccando il picco di 8 miliardi, un altro picco è stato raggiunto, per la prima volta l’anno scorso: il numero di compresse di metamfetamine sequestrate in Asia Orientale e nel Sudest Asiatico, ha superato il miliardo. Una compressa di metamfetamina su ogni 8 abitanti
K metro 0 – Bangkok – Mentre la popolazione mondiale sta toccando il picco di 8 miliardi, un altro picco è stato raggiunto, per la prima volta l’anno scorso: il numero di compresse di metamfetamine sequestrate in Asia Orientale e nel Sudest Asiatico, ha superato il miliardo.
Una compressa di metamfetamina su ogni 8 abitanti del pianeta, proviene dunque da Oriente.
Ex Oriente Lux: dall’Oriente la luce, vuole un antico detto latino. Ma alla luce dell’entità del traffico illegale di droga, là dove sorge il sole (1.008 miliardi di compresse di metamfetamine che peseranno complessivamente circa 91 tonnellate) combatterlo sarà un grande sfida, è il monito lanciato dalle Nazioni Unite lunedì 30 maggio.
Il miliardo di compresse, che facevano parte di un carico regionale di quasi 172 tonnellate di metamfetamine in tutte le forme, era sette volte superiore alla quantità sequestrata 10 anni prima, ha reso noto Jeremy Douglas, rappresentante regionale per il Sudest asiatico dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) durante una conferenza stampa a Bangkok, per la presentazione del rapporto sulle “droghe sintetiche nell’Asia orientale e sudorientale”.
Le metamfetamine sono in gran parte consumate nel Sudest asiatico, ma vengono esportate anche in Nuova Zelanda e Australia, Hong Kong, Corea e Giappone nell’Asia orientale e, sempre più, nell’Asia meridionale.
“Produzione e traffico di metamfetamine hanno avuto un nuovo incremento in seguito a una superconcentrazione dell’offerta nel Mekong (la regione del grande fiume omonimo che attraversa l’intera Indocina) e in particolare in Thailandia, nel Laos e in Myanmar”, ha spiegato Douglas.
L’aumento della produzione rende questo farmaco psicostimolante più economico e più accessibile, creando maggiori rischi per le persone e le loro comunità, afferma il rapporto. Nel 2002-2007, una pastiglia di metamfetamina costava da cinque a sei volte quella attuale.
Facile da produrre, la metamfetamina ha soppiantato l’oppio e il suo derivato, l’eroina, per diventare la droga illegale dominante nel Sudest asiatico, per l’uso e per l’esportazione.
L’area del Triangolo d’Oro, al punto d’incontro dei confini di Myanmar (Birmania), Laos e Thailandia, è stata storicamente un’importante area di produzione di oppio e ha ospitato molti dei laboratori che lo hanno convertito in eroina. Decenni di instabilità politica hanno reso le regioni di frontiera del Myanmar in gran parte territori senza legge, sfruttati da produttori e narcotrafficanti.
I sequestri si moltiplicano, ma con scarso impatto sulla produzione di amfetamine, secondo Douglas, convinto che sia fondamentale riorientare gli sforzi delle forze dell’ordine contro il traffico di droga.
La criminalità organizzata, spiega l’alto funzionario dell’ONU, continua a sfornarne grandi quantità, compensando i sequestri con più produzione.
Le sostanze chimiche essenziali per realizzarla continuano a fluire senza sosta, principalmente attraverso il Laos, nello Stato Shan (una delle 14 suddivisioni amministrative della Birmania).
Nella regione sono inoltre in corso grandi operazioni di riciclaggio di denaro. Così, alla fine, non c’è alcun tentativo di contrastare la domanda che sta chiaramente crescendo e può continuare a crescere perché il prezzo del farmaco è così economico.
L’UNODC ritiene che i gruppi della criminalità organizzata hanno i mezzi per continuare a produrre più metamfetamina e per venderla a una popolazione crescente di giovani con maggiore capacità di spesa.
La produzione di droga in Myanmar è spesso associata a minoranze etniche armate che a volte combattono contro il governo e tra di loro.
Il rapporto dell’ONU ha inoltre indicato nel Laos uno dei paesi più coinvolti nel traffico di metamfetamine all’infuori del Myanmar. Uno dei più grandi sequestri di droga in Asia (55,6 milioni di pillole di metamfetamina in un unico raid) è stato effettuato proprio nel Laos lo scorso ottobre, insieme al sequestro di circa 1.500 chili di metamfetamine.
L’UNODC è preoccupato per il fatto che le organizzazioni criminali puntavano sulla Cambogia come sito di produzione di droga. Un laboratorio segreto, smantellato l’anno scorso in questo paese, era una struttura industriale creata per produrre ketamina e potenzialmente altri farmaci.
La ketamina è usata legittimamente come anestetico, ma l’agenzia delle Nazioni Unite era preoccupata per il suo uso non medico e la sua produzione clandestina.
Molte nazioni hanno cercato di fermare la produzione di metamfetamina bloccando le forniture dei precursori che servono a sintetizzarla, di solito efedrina e pseudoefedrina, meglio conosciuti per essere usati nei farmaci decongestionanti.
Ma l’agenzia delle Nazioni Unite ha dovuto prendere atto che alcuni produttori di metamfetamine hanno imparato a produrre questi precursori da sostanze non controllate che possono essere scambiate liberamente e legalmente.
(AP)