K metro 0 – Roma – Grande successo di pubblico e di critica per il nuovo romanzo di Bruno Scapini, diplomatico e scrittore. Venerdì 27 maggio scorso, presso la Sala Congressi dell’Hotel Donna Laura Palace in Roma, è stata presentata, in dialogo diretto con l’Autore, l’ultima sua opera dal titolo “Somnium. Urla dall’Universo” edita da
K metro 0 – Roma – Grande successo di pubblico e di critica per il nuovo romanzo di Bruno Scapini, diplomatico e scrittore. Venerdì 27 maggio scorso, presso la Sala Congressi dell’Hotel Donna Laura Palace in Roma, è stata presentata, in dialogo diretto con l’Autore, l’ultima sua opera dal titolo “Somnium. Urla dall’Universo” edita da Calibano Editore. Un romanzo che si potrebbe definire un azzardo romanzesco per la forza di impatto che la trama viene a trasmettere al lettore. Come fondamentale tratto narrativo, infatti, emerge chiaramente dall’opera come l’Autore intenda realizzare, presentandola con crudo realismo, una ipotesi avveniristica: quella della militarizzazione dello Spazio. Una eventualità possibile, anche se per molti aspetti, possiamo pensare, forse già in atto. L’ipotesi del resto sembrerebbe essere di massima attualità, nel libro si parla anche di una nuova arma ai neutroni da sperimentare nello spazio, e quindi ben si attaglierebbe oggi alla realtà dei tempi, in cui il progresso scientifico e lo sviluppo tecnologico consentono all’Uomo per la prima volta nella Storia di esplorare e gestire situazioni fino a pochi decenni orsono pensabili solo come puro prodotto della fantasia..
“Colpisce come l’ipotesi venga presentata con convincente realismo, il modo crudo e veritiero con cui introduce il lettore nella trama, i dettagli con cui descrive un contesto altamente tecnologico e scientifico, inoltre l’accurata descrizione delle capacità tecniche e delle soft skills del protagonista, giovane astrofisico e aspirante astronauta della NASA, evoca interessanti spunti e metafore manageriali da poterlo considerare anche un libro sullo sviluppo della leadership” E’ quanto afferma Maria Grazia De Angelis, Presidente dell’Associazione Italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo e moderatrice del dibattito
La posta in gioco è molto alta! Di questo ci vuole avvertire col suo romanzo Bruno Scapini il quale, ben consapevole delle dinamiche geopolitiche, come dei loro limiti, intrecci e potenzialità, preconizza, attraverso la plausibile finzione di una storia romanzata il rischio di una estinzione per l’Umanità qualora in futuro lo Spazio dovesse diventare luogo di confronto e scontro militare tra le super-potenze. Se vogliamo trovare il file rouge che espliciti la vena letteraria dei romanzi di Bruno Scapini, possiamo dire che sono la denuncia di problemi ancora irrisolti, come il Genocidio armeno con il romanzo Operazione Akhtamat e Artsakh. Confessioni sulla linea di contatto, o di situazioni politiche potenzialmente molto critiche come in ARKTIKOS, che affronta il problema dello scioglimento dei ghiacciai artici, o in questo ultimo romanzo SOMNIUM il quarto delle sue opere.
A sorreggere il portato significativo del romanzo, è inoltre da registrare la pregevolezza dei giudizi e dei commenti scientifici e letterari espressi dai due relatori d’eccezione: il Prof. Remo Ruffini, Direttore del Centro Internazionale di Astrofisica Relativistica ( ICRANet ) di Pesaro e con moltissimi incarichi presso istituzioni scientifiche come la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea , e la Prof.ssa Marina Pratici, critico letterario, con ben tredici premi alla carriera.
Di particolare effetto, per gli aspetti scientifici implicati, è stato l’intervento del Prof. Ruffini, astrofisico di fama internazionale, che ha magistralmente captato l’attenzione di una platea ben avveduta riferendosi alle più recenti scoperte registratesi nello studio del Cosmo, ed in particolare dei “buchi neri”, quali fonti – ha voluto precisare – non solo di energia “catturabile”, ma addirittura di vita biologica. “In questi nostri tempi – ha dichiarato infatti Ruffini – dovremo attenderci scoperte sensazionali in questo settore dell’astrofisica, e la loro previsione si spalmerà non più sull’arco di decenni o anni, bensì in una prospettiva di giorni e forse minuti”.
Parimenti apprezzatissimo, anche se svolto su un piano eminentemente letterario, è stato l’intervento di Marina Pratici, critico letterario di grande rinomanza in Italia e all’estero, nonché Ambasciatrice della Cultura Italiana nel Mondo. Intervento incentrato essenzialmente sugli aspetti narrativi dell’opera. Il critico letterario ha voluto evidenziare, e lo ha fatto ponendovi grande enfasi, la compiutezza del linguaggio impegnato dall’Autore e la raffinatezza dei dialoghi di cui ha inteso elogiare la sua eccezionale attitudine ad adattarsi, con indubbia abilità e plasticità descrittiva, ai diversi ruoli e modi di espressione dei protagonisti dell’opera.
Una trama, possiamo dire allora, fortemente avvincente quella del romanzo “Somnium” i cui contenuti, benché riconducibili alla fantasia dell’autore, si arricchiscono di una innegabile credibilità in quanto abilmente inseriti in un contesto di riferimenti veri, reali e soprattutto attuali. Grande, dunque, l’interesse suscitato in sala da questa opera di Bruno Scapini che ha con essa lanciato un messaggio alle future generazioni “affinché lo Spazio non diventi un pericoloso nuovo terreno di scontro tra super-potenze, bensì un luogo dove sia gli uomini, sia la stessa Scienza possano ritrovarsi per una convinta “redenzione”.
di Maria Grazia de Angelis