K metro 0 – Bruxelles – Fabrice Leggeri, direttore esecutivo dell’agenzia di frontiera dell’Ue, si è dimesso oggi dopo un’indagine dell’Ufficio europeo anti-frode sul coinvolgimento in respingimenti illegali di richiedenti asilo nel Mar Egeo.

Le testate giornalistiche Politico, Der Spiegel e Lighthouse Reports hanno riferito che Leggeri ha presentato le sue dimissioni e comunicato la decisione al consiglio di amministrazione dell’agenzia. L’Olaf, l’organo di controllo antifrode dell’Ue, dovrebbe così pubblicare il suo rapporto sulle perplessità sulla gestione di Frontex. Un altro rapporto dell’Olaf – che non è stato condiviso con il grande pubblico a causa della sensibilità delle informazioni, secondo un funzionario dell’Ue che parla all’agenzia Anadolu e che vuole mantenere l’anonimato – ha anche confermato il coinvolgimento di Frontex nei respingimenti.

Secondo la fonte, in sostanza, Leggeri e altri alti funzionari erano anche a conoscenza dell’attività illegale ma hanno cercato di coprirla. Un’indagine congiunta condotta dal quotidiano francese Le Monde, dal settimanale tedesco Der Spiegel, dalle testate svizzere SRF Rundschau e Republik, e dall’olandese Lighthouse Reports ha rivelato difatti che Frontex è stata coinvolta in 22 respingimenti tra marzo 2020 e settembre 2021.

L’agenzia Ue ha registrato gli incidenti – in cui almeno 957 richiedenti asilo sono stati prelevati dai gommoni, messi in zattere di salvataggio greche e lasciati alla deriva in mare – come “prevenzione della partenza”, ha sottolineato l’indagine. Dal 2015, le organizzazioni per i diritti umani e i principali media hanno spesso denunciato pushback illegali e altre violazioni dei diritti umani da parte delle autorità greche, così come la complicità di Frontex in questi atti che violano sia il diritto Ue sia quello internazionale.

Secondo il quotidiano statunitense Politico, Leggeri non sarebbe l’unico ad essersi dimesso in seguito alla pubblicazione dei primi risultati su presunti comportamenti illeciti dell’agenzia, ma sugli altri nomi non trapela ancora nulla.

Tornando alle prove pubblicate dal settimanale tedesco Die Spiegel, Leggeri era dunque a conoscenza dei respingimenti in mare da parte delle imbarcazioni della guardia costiera greca, ma avrebbe deciso di occultarli. Lo stesso ex capo della Frontex avrebbe saputo anche che in qualche caso i greci avevano respinto in mare profughi già sbarcati sulle coste delle isole più vicine alla Turchia.

Ricordiamo che Frontex era già finita nel 2020 nel mirino di diverse Ong per i diritti umani per aver preso parte ad alcuni respingimenti illegali di migranti nel Mediterraneo orientale.