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RSF denuncia alla Corte penale internazionale gli attacchi russi contro i giornalisti

K metro 0 – Parigi – Dall’inizio del conflitto, cinque giornalisti, team di camera-men e fotografi sono stati uccisi deliberatamente dalle forze russe in Ucraina e diversi altri sono rimasti feriti, denuncia Reporters sans frontières (RSF). L’Ong francese attiva nella difesa della libertà di stampa nel mondo, ha segnalato alla Corte Penale Internazionale (CPI) dei

K metro 0 – Parigi – Dall’inizio del conflitto, cinque giornalisti, team di camera-men e fotografi sono stati uccisi deliberatamente dalle forze russe in Ucraina e diversi altri sono rimasti feriti, denuncia Reporters sans frontières (RSF).

L’Ong francese attiva nella difesa della libertà di stampa nel mondo, ha segnalato alla Corte Penale Internazionale (CPI) dei crimini di guerra perpetrati contro i giornalisti in Ucraina. “I giornalisti sono protetti dal diritto internazionale” – avverte Christophe Deloire, segretario generale di RSF, – “ora è il momento per il CPI di dimostrare che questa protezione non è una parola vuota. RSF farà ogni sforzo per garantire che questi crimini siano indagati, perseguiti e sanzionati”, – è sottolinea che – “l’informazione non può venire considerata come un obiettivo militare”,

Il 16 marzo, l’Ong francese, ha trasmesso una seconda denuncia al pubblico ministero della Corte penale internazionale (CPI) chiedendo di indagare sui crimini commessi dall’esercito russo contro i giornalisti in Ucraina. Questa denuncia fa seguito a una denuncia iniziale presentata da RSF il 4 marzo per denunciare gli attacchi alle torri televisive da parte dell’esercito russo.

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